mercoledì 21 novembre 2012

Solidarietà fraterna


L'analisi dei dati che derivano da un anno abbondante di ascolto attivo ed empatico delle impressioni del Pituffo sulla scuola ci suggerisce che è ancora troppo presto per iniziare a convincerlo che andare a scuola sia per lui soprattutto un diritto, che il suo dovere sia esercitare questo diritto in modo attivo e responsabile e che il premio per chi svolge bene questo compito è la miglior qualità di vita che deriva dalla conoscenza del mondo che ci circonda e dalle maggiori possibilità che la cultura offre di portare avanti le proprie passioni.
 
Diciamo che teniamo questo concetto come obiettivo di lungo periodo. Per ora, ci accontentiamo che il Pituffo vada a scuola e svolga con impegno e con profitto ciò che gli viene richiesto. Un giorno, quando sarà più grande, capirà perchè. Almeno speriamo.
 
Dopo che la fine della Prima Elementare ci aveva illuso che fosse in corso una progressiva presa di coscienza delle proprie responsabilità scolastiche, l'inizio della seconda ci ha ripiombati nel baratro. Totale. Epocale. Con anche un certo sospetto di ribellione pre-pre-adolescenziale alla base.

Volendo mantenere in famiglia un clima gioioso ed amorevole, evitando di guastarlo con cazziatoni costanti e di suggerire il dubbio che la nostra stima per il Pituffo dipenda solo dalla sua performance scolastica, perchè alla lunga lui dovrà imparare a studiare per sè e non per far contenta me, ho deciso di spostare la diatriba sul più neutro dei territori.
 
Gli ho detto, caro Pituffo. Per ogni giorno che vai a scuola, io mi aspetto che tu:
- ti comporti in modo tale che le tue maestre non debbano venirsi a lamentare con me.
- porti a casa almeno il 90% del materiale di cancelleria
- Scriva sul diario i compiti che devi fare
- Porti a casa tutto il materiale che ti serve per farli
- faccia i compiti presto e bene

 
Al raggiungimento di ognuno di questi obiettivi io segno una stellina. Alla fine della settimana trasformo le stelline in monetine e questo ti permetterà, al raggiungimento del 100% dell'obiettivo, di poter andare, nel weekend, a comprarti in edicola una sciocchezzina che ti piace tanto.
oppure potresti iniziare un piano di accumulo per un acquisto più importante, ed in ogni caso visualizzare un indicatore della tua bravura di studente settenne.
 
La prima settimana la proposta è stata ignorata.
Al sabato, la vista contemporanea dell'edicola e della mamma che diceva "eh, purtroppo non hai raccolto abbastanza stelline" ha illuminato il Pituffo.
Che a partire dalla settimana successiva è diventato lo Studente Modello.
Non fa proprio sempre i compiti presto e bene, ma ho smesso di stressare le mamme dei compagni di scuola per la dettatura dei compiti e la fotocopiatura di schede e libri.
 
Solo che a quel punto anche la Pulce ha dichiarato di volere delle stelline.
 
Allora ho pensato al vero grande problema che deve risolvere il prima possibile, che è questa stipsi cronica e ostinata che si porta dietro dalla nascita e che va peggiorando man mano che migliora la sua capacità di trattenere la cacca.
 
E le ho promesso una stellina per ogni giorno in cui finisce di bere la sua bottiglina di acqua fuori pasto.
Un'altra per ogni giorno in cui beve tutta la sua tisana potenziata con la polverina magica.
Una per ogni volta che a colazione o a merenda si mangia tutto un frutto.
E ben tre stelline fosforescenti ogni volta che fa la cacca!!!
 
Suo fratello, che fin dalla nascita ha un intestino perfettamente puntuale e a volte financo iperattivo, mi ha fatto notare che gli obiettivi della Pulce gli sembrano decisamente meno impegnativi dei suoi.
 
Io gli ho risposto che invece sono entrambi nella stessa situazione.
 
C'è una cosa che sareste perfettamente capaci di fare, che tutti i bambini della vostra età dovrebbero fare tutti i giorni in modo sereno e naturale, e invece per qualche motivo avete deciso di non farla. E questo crea problemi a voi, e di conseguenza fa preoccupare la mamma e il papà. Non dovremmo premiarvi per fare queste cose, perchè sono cose normalissime che tutti devono fare. Ma se serve un aiuto per motivarvi, ci adattiamo.
 
Il Pituffo ci pensa un po', e poi.
 
Vabè Pulce, vorrà dire che se ti mancherà qualche stellina ti farò un po' di cacca io.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

io adoro questa solidarietà tra fratelli. pensa che il mio va a ravanare nel cesto della biancheria sporca per tirarle fuori la maglia che lei vuole indossare e l'aiuta a togliersi quella che ha addosso per metterle quella sozza...sob
billo

Mari ha detto...

Meraviglia :) e mi conforta il fatto che qualcun altro abbia deciso di incentivare "economicamente" la ricerca dei progressi laddove non c'era verso di ottenere il minimo risultato :)
Come va con la mamma?

Unknown ha detto...

@billo sono adorabili... un'associazione a delinquere, ma adorabili!!!

@Mari: si, credo che sia un modo per fargli accettare che alcune cose vanno fatte, anche se non gliene frega ancora niente. Sperando che poi a furia di farle per denaro imparino ad apprezzarle... La mamma va bene, tra pochi giorni verrà a casa... ho l'ansia a tremila!!!!