venerdì 15 marzo 2013

Minuscoli indizi

Il Pituffo, si sa da quando è piccolo, ha una grandissima passione per gli animali. Da quando sa leggere, poi, questa grandissima passione si è trasformata in un inquietantissimo elenco di nozioni sui medesimi: dal nome in latino all'ambiente dove vive, dalle prede ai predatori alle tecniche di caccia e di accudimento della prole, ed un logorroico susseguirsi di eccetera.


Si, perchè l'altra cosa che il Pitu si porta dietro dal giorno che ha iniziato a lallare è questa logorrea incessante e financo fantasiosa. Provate a immaginare il rapper più prolisso, il comizio del più infervorato dei politici, la predica del più noioso dei prevosti e i consigli della Nonna Franca su qualunque argomento. Mettete tutto insieme, agitate, sintonizzate su "personaggi dei cartoni" o "animali  e affini" e ancora manca un po' per avvicinarsi alla parlantina del Pituffo. Che oltretutto pretende attenzione costante e sguardo fisso, e poi ti interroga.

La cosa più difficile, quando il Pituffo tiene le sue infinite lezioni di zoologia (cioè quasi sempre!), è capire dove finiscono le sue nozioni e dove inizia la fantasia. Potreste eccepirmi che sarebbe sufficiente leggere qualcuno dei libri di animali che gli compro o che si affitta in biblioteca. Ma a che pro, se tanto ho la certezza matematica che me li racconterà.
In realtà, ho deciso di mettere in pratica il consiglio che le compagne di scuola del Pituffo hanno dato alla maestra dopo che per un paio di volte ha ammesso di aver trovato con l'ipad un qualche animale che aveva accusato il Pitu di essersi inventato: quando il Pituffo parla di animali, meglio fidarsi. Della serie, meglio passare per creduloni che per ignoranti.

Ciò premesso, dopo che gli ho regalato il meraviglioso Angry Birds del NatGeo, ultimamente il tema qui in casa è "uccelli estremamente aggressivi e pericolosi".

Sai mamma, il Dubecco è un uccello terribilmente feroce, al punto che in alcuni casi viene definito il brigante del mare.

Tipo un pirata?

No, tipo un brigante. Tipo che se lui vede che un gabbiano si è preso un pesce, lui insegue il gabbiano finchè questo, sfinito, molla il pesce. Cosi' lui se lo mangia senza dargli la caccia.

Beh, se si stanca meno cosi'...

E poi è pericoloso anche per gli umani, sai?
Ad esempio, alcuni testimoni raccontano che una volta abbia visto un ragazzino con in mano due euro che si stava andando a comprare l'erbazzone...

(ci riserviamo di verificare se la rete distributiva del signor Righi copra aree frequentate da gabbiani)

... e gli si è avventato sopra in picchiata e col becco gli ha strappato la moneta dalle mani.

Wow, e dopo? Con la moneta nel becco è volato dentro al  fornaio e l'ha obbligato a vendergli l'erbazzone?

(......gulp!.....) Ma noooooo! E' solo che oltre al feroce istinto predatorio questo uccello ha una vera e propria avversione per gli oggetti metallici!!!

AAAAHHHHH!!!!

sabato 9 marzo 2013

Decluttering ad ostacoli

Tre su quattro componenti della mia famiglia vivono con una certa ansia l'esistenza del bidone dell'immondizia.
Si va dalla vera e propria ansia-da-separazione-da-alcunchè della Pulce, al collezionismo estremo (compresi i foglietti illsutrativi) del Pituffo, al marito che ispeziona l'immondizia prima di buttarla, e nasconde tutto ciò che secondo lui è meritevole di essere conservato.

E poi ci sono io che continuo a minacciare di sbattere mezza casa nel sacco nero, e forse è questo il motivo per cui i figli non mi lasciano MAI sola in casa, provocandomi uno stato mentale che alterna tra l'esaurimento nervoso da casino estremo e la voglia di candidarmi per una puntata di Sepolti in Casa.

L'altra mattina il buongiorno me l'ha dato il milionesimo disegno del Pituffo abbandonato sul parquet.

In preda ad un attacco di dematerializzazione 2.0, mi affretto a fotografare l'opera, pinnarla su Pinterest e farla sparire prima che il Pituffo, che senz'altro non ricorda di averla tracciata, la veda e decida di non poterne MAI più fare a meno.

Ma ahimè, sulla via per il bidone della carta incrocio il marito che mi guarda con sospetto. Lo anticipo: guarda che l'ho già fotografato e pinnato, adesso lo appallottolo tenendo rigorosamente la parte disegnata all'interno, tu bada bene di non farne parola col Pituffo che seno' viene su un dramma. 



ECCO, PENSA SE AVESSE FATTO COSI' LA MAMMA DI PICASSO.