lunedì 16 luglio 2012

Chiacchiere da ombrellone

Come si suol dire, stessa spiaggia, stesso mare. Ma quest'anno, avendo leggermente cambiato periodo alle ferie in una spiaggia di habituees, abbiamo destabilizzato tutti i calcoli dei bagnini, che si son visti costretti a spostarci due ombrelloni in là. Che sarà mai, direte voi. In effetti, risponderebbe la donna pratica e razionale che è in me.
In realtà, mi perdo nell'ordine:
- la conversazione e la simpatica complicità dei vicini di sinistra, che sono due nonni di bimbi ormai preadolescenti, disponibilissimi a dare un occhio ai miei cuccioli nel caso in cui mi capitasse di dover andare in bagno da sola. E poi sono i classici nonni che sanno educare tutti i bimbi meglio di qualunque genitore, metà della mia collezione di babbionate viene dalla signora B :-D
- l'ombra del pomeriggio, che viene dall'ombrellone dei vicini di destra. Quest'anno mi sono capitate le due lucertole, madre e figlia, che ad aprire l'ombrellone nemmeno ci pensano. Ovviamente, conversazione zero. Ma vabè. Mi basterebbe l'ombra.

Il lato positivo è che siamo a solo due posti di distanza dalla signora M, una che sono anni che cerco di capire se ci sia stata un'epoca in cui ha fatto parte del nostro pianeta, o se è sempre stata squinternatamente aliena come pare adesso. Comunque potrei ascoltarla per ore...

L'ultimo spunto di riflessione che
mi ha suggerito viene da una conversazione sul tema "qual è il mezzo migliore per raggiungere la Sardegna, sempre che valga la pena andarci, perchè bella è bella, ma che palle il viaggio". Il suo contributo è stato "ah, io in nave ci sto come la Moldava sulla Concordia". Sono ancora qui che mi domando se intendesse "da clandestina", "a letto col capitano" o "pronta a fuggire in caso di naufragio".

Mentre anche voi ci pensate e
magari mi illuminate, vi regalo anche l'ultima chicca della signora B, nota sociologa ed educatrice.
"Al giorno d'oggi la TV fa schifo, non c'è un programma che meriti di essere guardato. Tutto sesso, violenza e pubblicità. L'unico motivo per cui non la butto via è che mi fa comodo per piazzarci davanti i bambini, così almeno stanno fermi e non mettono in disordine la casa".

venerdì 13 luglio 2012

Alla faccia del video di Vuitton

E del fatto che questo era l'anno a partire dal quale si sarebbe viaggiato leggeri. In ogni caso, se non ci sono imprevisti noi stasera partiamo. Immagino si capisca dalle valigie che a me partire mette ansia... Pensatemi, sola con due bambini in un bucolocale a tre chilometri dal primo negozio non alimentare.

martedì 10 luglio 2012

Panico prevacanziero

Ah, se solo bastasse imparare il tutorial dello Zio Luigi per risolvere l'annuale incubo del pre-partenza.

O avere cosi' poche cose (e cosi' stilose) per partire nel tempo di questo video.

Io ho a disposizione, al lordo di imprevisti di lavoro e distrazioni dei bimbi, due pomeriggi e due sere per impacchettare tutta una famiglia per il mare.

Improvvisamente mi è passata la voglia di vacanze.

domenica 8 luglio 2012

Oggi mi sento così

Ho anche superato la fase in cui mi consolo all'idea che mezzo Web sia costantemente in lotta con il casino domestico (e l'altro mezzo si mantenga proponendo soluzioni al problema).
Avrei veramente bisogno di stare in casa un mese per dedicarmi esclusivamente a riorganizzare questo casino. Il punto è: ma poi, una volta tornata a lavorare e riammessi in casa marito e figli... quanto durerebbe?

sabato 7 luglio 2012

Complesso tentativo di semplificazione.

Una volta avevo un blog. Semplice, carino, si chiamava come me e ci raccontavo gli affari miei e della mia allegra famigliola.
Poi le mamme blogger sono diventate una moda, un trend, un club, una fascia di mercato, non ho ancora ben capito cosa, ma mi è un po' passata la voglia di identificarmi in quel gruppo. Soprattutto  perchè nel frattempo mi era anche venuto voglia di parlare anche d'altro. 
Allora ho aperto un altro blog ma si sa, tenerne due è un lavorone. Ne ho importato uno nell'altro, ed è venuto fuori un casino che non ti dico. Al momento ho la situazione blog più incasinata della situazione domestica del mondo reale, il che è tutto dire.
Ma siccome dar fuoco alla casa o comprarne una nuova è più difficile nella vita reale che sul web, ne approfitto. Ricomincio da qui. Ti va un caffè?