Detta lista comprende, per ragioni diversissime tra loro alcune delle quali sarebbero lunghe e complesse da spiegare, armi, giocattoli con pezzi troppo piccoli, pupazzi di peluche, giocattoli interattivi schiaccia-e-suona, nuovi elementi di collezioni che hanno superato la misura del contenitore loro dedicato e, in linea generale, doppioni di cose già acquistate e poi poco giocate, maltrattate o smarrite.
Forse per questa ragione, la Pulce non ha nemmeno accennato ad una sua particolare simpatia per il Cretinissimo Coniglio Interattivo Da Ottanta Euro di cui passa la pubblicità.
Dovrebbe infatti esserle chiaro dalla nascita che detto giocattolo è di peluche (e ne abbiamo già troppi) e non fa nulla che un peluche che abbiamo non possa fare con un piccolo aiuto della nostra voce e della nostra fantasia.
Le è talmente chiaro che non ci ha mai chiesto di comprarglielo. Se è per quello non ci ha mai nemmeno detto che le piace la pubblicità. Ci ha semplicemente informati del fatto che Babbo Natale glielo porterà.
Quando ha capito che stavamo delicatamente accennando alla possibilità che Babbo Natale non riuscisse ad accontentarla, è stata colta da una di quelle crisi di sconforto - lutto - disperazione totale che ti fanno sentire un pessimo genitore.
Mentre mi consolavo al pensiero di avere a disposizione un paio di mesi per sperare che la Pulce cambi idea spontaneamente, o per trovare un'alternativa sufficientemente soddisfacente per lei ma ad un prezzo compatibile con la mia etica e il mio reddito, mi appare davanti agli occhi l'Orrendo Coniglio Interattivo. A venti euro e sessantatrè. Più otto di spedizione.
Ora, sia ben chiaro. La mia stima nei confronti di questa tipologia di giocattolo non varia in base al prezzo di vendita. Continuo a detestare i peluche interattivi. Ma credo fortissimamente nell'esistenza di Babbo Natale, che alle volte si manifesta sotto forma di opportunità di accontentare il desiderio (benchè del cavolo) di una bambina buona ad un prezzo ragionevole.
Nel giro di due minuti inserisco nel carrello, ordino, pago. I signori della carta di credito confermano via SMS la disponibilità della cifra.
Nel giro di altri cinque minuti, una mail di Amazon (non quella di Stracazzettipuntocom!) mi conferma che l'ordine è stato accettato e mi sarà spedito in tempi brevi dal loro affiliato.
Poche ore dopo, un'altra mail, sempre di Amazon, mi conferma che l'ordine è stato annullato dal venditore.
La ragione non me la dicono, si limitano a garantirmi che nessun soldo è stato o sarà prelevato dalla mia carta di credito con riferimento a questo ordine. E ci mancherebbe altro!
Io sono cliente di Amazon dal 1998 e li ho sempre trovati un negozio oltremodo corretto. Addirittura una volta mi hanno rispedito libri che stavano banalmente arrivando tardi a causa delle poste italiane.
So benissimo anche che Amazon è una roba, e i negozietti del cavolo che vendono tramite Amazon sono tutta un'altra roba. Che trovi quello perbene e quello semplicemente troppo pulcioso per aprirsi un negozio per conto suo.
Però se fossi Amazon pretenderei che tutta questa gente che si fregia del mio nome per fare delle vendite garantisse una qualità del servizio quantomeno comparabile alla mia.
E che se mettesse in vendita un oggetto fosse obbligato a venderlo a quel prezzo, quand'anche fosse palesemente sbagliato. Ce n'erano tre disponibili, uno lo vendi a me cosi' la prossima volta impari a stare attento quando pubblichi gli annunci, gli altri due li fai sparire prima di fallire.
Altrimenti dico alla Pulce il vero motivo per cui Babbo Natale non potrà esaudire il suo desiderio, e poi la mando a piangere sulla vostra homepage.