tag:blogger.com,1999:blog-28548614678410135632024-02-20T01:10:30.773+01:00Vite ComplicateChi l'ha detto che non ci si diverte più.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.comBlogger50125tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-17287067432286110872015-05-22T19:31:00.001+02:002015-05-23T18:53:34.914+02:00Dice, il saggio.mi pare ieri che una Pulce tutta timida e tremante mi confessa che avrebbe voglia di abbandonare la ginnastica artistica ed intraprendere un corso di danza hip hop.<br />
<br />
(Spiegami bene amore: mi stai dicendo che non vuoi che io paghi la cifra dell'anno scorso per iscriverti ad un corso che la società sportiva non ha voglia di attivare dato che il cosiddetto centro di avviamento è una preselezione da cui se non passi direttamente alla squadra agonistica non interessi a nessuno, quindi se nonostante tutto ti sei divertita e vuoi ripetere l'esperienza ti prendono, ma dalle otto alle nove di sera tanto per disincentivarti ancora un po'? E contestualmente mi informi che torneresti alla tua vecchia cara scuolina di danza, ma non per incasinarti con punte e tutù bensì per concederti un'oretta di sano divertimento in scarpe da tennis al ritmo di una musica toga? E me lo stai chiedendo per piacere quasi scusandoti di star deludendo chissà quale mia aspettativa?)<br />
<br />
...hum.... Vabè.... Se proprio ti piace... E contestualmente prometti di finire tutti i compiti prima della lezione... Ok.<br />
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Pare ieri, dicevo, invece la scuola è già quasi finita ed è già tempo di saggi.<br />
<br />
Saggi ovvero, che io sapessi, "momento in cui la scuolina che hai finanziato per nove mesi ti restituisce appunto un saggio di quello che le piume delle tue piume hanno appreso grazie alla generosa retta da te puntualmente versata in anticipo per nove costosissimi mesi".<br />
<br />
Quello di hip hop durerà esattamente per il tempo di "i like to move it".<br />
Le bambine non saranno in t-shirt e scarpe da ginnastica, bensì mascherate da animaletti di Madagascar.<br />
La pulce nello specifico fa parte del team di pinguini che balleranno solo una piccola parte della coreografia, il poco che sono riuscite ad imparare frequentando monosettimanalmente.<br />
Per la confezione del costume da pinguino ho dovuto comprare una camicia bianca e un papillon e sborsare otto euro e cinquanta per quello che doveva essere un gilet ma poi è diventato una tshirt con attaccata sopra una pancia bianca.<br />
Il becco che ci è stato fornito non sta su.<br />
Il saggio si terrà in un teatro fuori città.<br />
La pulce dovrà andarci alle 12.30 per provare, e poi presentarsi alle 18.30 per far iniziare lo spettacolo alle 19.<br />
Per vedere il saggio, ogni membro della nostra famiglia (due genitori, un fratellone, tre nonni) dovrà acquistare un biglietto dal modico prezzo di euro cinque.<br />
Dico modico, perchè altri saggi costano quindici.<br />
Aggiungere dieci euro per il cd con le foto e altri 10 per il dvd con il filmato.<br />
<br />
Hompromesso alla Pulce che l'anno prossimo se vorrà potrà tornare a danza, ma solo fino a marzo, poi basta.<br />
<br />
Ha obiettato che a lei piace molto fare il saggio.<br />
<br />
Le ho detto che con quel che risparmio non facendoglielo fare me ne viene per portatla a Gardaland.<br />
<br />
Ha detto che ci sta.<br />
<br />
Ne riparliamo a settembre, e poi magari anche a Marzo.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-83844085573658974502015-02-19T21:17:00.000+01:002015-02-19T21:17:32.876+01:00Salvati dalla Crisi<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">
<a href="http://www.econote.it/wp-content/uploads/2013/09/stirare.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.econote.it/wp-content/uploads/2013/09/stirare.jpg" height="83" width="200" /></a>Se questo blog sopravviverà a sè stesso, più che un "mamma-blog" finirà per diventare il diario di una disperata ricerca di organizzazione domestica. Certo, il sogno sarebbe di avere uno di quei blog (ma soprattutto una di quelle case!) dove centomila sfumature di bianco si sovrappongono in una serie di foto di soluzioni perfette ed immacolate, mentre la realtà è che potrei al massimo fare delle foto "prima" e "dopo", se solo non mi rendessi conto che ormai a casa mia si possono scattare solo le foto del "prima", e se le pubblicassi arriverebbero i servizi sociali a portarmi via i figli, e non ci sarebbe più neanche un "durante" da fotografare.</div>
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Lo scoppio del casino è di fatto avvenuto con la nascita della Pulce, ma ce ne rendiamo conto solo adesso perchè negli ultimi sei anni c'è stata una santa donna che veniva periodicamente a sbarrare la strada ai germi.</div>
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La mitica R avrebbe avuto bisogno di un blog tutto dedicato a lei, nel bene e nel male. Intanto però c'era, ed era una componente fondamentale della qualità delle nostre vite. Ma nel frattempo, è arrivata la Crisi.</div>
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E cosi' un giorno d'estate, con circa tre ore lavorative di preavviso sulla partenza del suo aereo, la cara R ci ha annunciato che la situazione socio-economico-politica del nostro paese non le dava più sufficienti rassicurazioni circa la possibilità di mantenere la sua famiglia, e che per tal motivo andava di nuovo all'estero a cercare fortuna, questa volta negli States.</div>
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Siccome la Crisi si sta facendo sentire anche per noi, con tutto il dispiacere di perdere quello che ormai a tutti gli effetti era un membro della nostra famiglia, inizialmente abbiamo accolto questa notizia con grande entusiasmo. Entusiasmo durato esattamente per il tempo necessario al massiccio intervento riorganizzativo che mi ha permesso di eliminare tutte le fastidiose tracce del fatto che io e R avevamo idee poco compatibili sul concetto di ordine. Ma quando si è trattato di stabilire nuove routine che includessero la manutenzione della casa nella mia complessa agenda di impegni giornalieri e settimanali, è scattato il panico.</div>
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E cosi', contraddicendo tutti i miei principi sia sull'organizzazione domestica che sull'educazione dei figli, mi sto trasformando nella classica casalinga irrisolta e lamentosa, sempre troppo presa a sgridare gli autori di sporco e disordine per dedicarsi ad un'allegra, gioiosa e soprattutto condivisibile routine di manutenzione della casa con la collaborazione ed il coinvolgimento di tutti.</div>
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Ma guardiamo il lato positivo. La Pulce, che a scuola sta ricevendo elogi per l'impegno e per la costanza, ma soprattutto inviti a rimanere concentrata sulla singola cosa da fare anzichè perdersi come sua madre tra viaggi sulle nuvole e affannose ricerche di inutili dettagli, ha recentemente portato a casa una verifica di Italiano ai limiti del disastroso. Non perchè non abbia acquisito le abilità letto-scrittorie richieste a questo punto dell'anno scolastico, ma perchè appunto le manca quel minimo di senso delle priorità che può farti decidere, ad esempio, che è meglio compilare tutto il dettato con un pastello o con una punta da salumiere, piuttosto che provare a memorizzare le parole e scriverle tutte insieme quando hai finito di far pace col temperino.</div>
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Per fortuna si è ripresa alla grande nell'esercizio di "lettura e comprensione" che richiedeva ai giovanissimi esaminandi di produrre piccoli disegni che rappresentassero il contenuto di una serie di piccole frasi: una mela sul tavolo, un aereo tra le nuvole, la mamma che stira.</div>
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Ecco, se la R non ci avesse abbandonati nell'attuale delirio gestional-domestico, la Pulce non avrebbe avuto la benchè minima idea di cosa cacchio bisognasse disegnare sotto all'ultima frase.</div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/_7Eqbu9XARIs/TI_yL93La-I/AAAAAAAADDE/dhBUDndritI/CNS127_thumb%5B3%5D.png?imgmax=1600" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_7Eqbu9XARIs/TI_yL93La-I/AAAAAAAADDE/dhBUDndritI/CNS127_thumb%5B3%5D.png?imgmax=1600" height="218" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-42416767850617350152014-09-20T13:37:00.001+02:002014-09-20T13:37:15.770+02:00Guida allo shopping per mamme di femmine<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Pulcina Pulcetta, lo sai che per andare in Prima Elementare ti servirà uno zainetto?<br />
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Certo che si, e intendo scegliermelo proprio io da sola.<br />
<br /></div>
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E dimmi, hai già in mente qualcosa in particolare? Perchè io lo so che hai preso tutto dalla mamma, e molto probabilmente son già mesi che disegni nella tua testa lo Zainetto Perfetto e poi sarà dura convincerti a scendere a patti con l'amara realtà dei Modelli Disponibili... quindi stavo giusto pensando di prendermi qualche minuto in queste pigre vacanze piovose per aiutarti a guardare col tablet quel che c'è, per capire cosa ti piace <strike>e magari ordinarlo online e risparmiare anche un bel po</strike>'.<br />
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Si, va bene. Guardiamo quello che c'è, così ti dico quale vorrei.<br />
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Questo mi fa schifo, quest'altro manco morta, questo men che meno. Questo potrebbe andare, se solo ce ne fosse uno uguale ma non rosa. Perchè, mamma. A me il rosa mi ha stufatissima. E anche il fucsia, e anche il violetto di Violetta.<br />
<br /></div>
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
(eliminiamo quindi il 97% degli zainetti disponibili per il target femminile della prima elementare).<br />
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Ah, e non voglio nemmeno l'arancione, e assolutamente no il rosso il verde e il blu che sono troppo da maschi. Ovviamente niente marrone che è il colore della cacca. E niente grigio e niente nero, che non sono abbastanza colorati, per essere dei colori.<br />
<br /></div>
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Facciamo che googliamo la foto di un arcobaleno e tu inserisci uno spillo sull'esatta tonalità che colora il tuo Zainetto Immaginario?<br />
<br /></div>
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Ma no!! Il mio zainetto dovrà essere azzurro chiaro o viola scuro, e sopra dovranno esserci dei disegni con un po' di argento e giallo oro. Al limite anche rosa, ma giusto poco poco e solo nei disegni.<br />
<br /></div>
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
E dimmi dei disegni. C'è un'immagine che ti piacerebbe avere sul tuo zainetto? Sai, ad alcuni bambini piace avere sullo zainetto l'immagine di un personaggio preferito... ma potrebbe essere anche un disegno: stelle, cuori, animaletti...<br />
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
I cuori andrebbero bene. E anche le stelline, le farfalle... o un animaletto, un personaggio. Però deve essere una cosa che mi piace molto.<br />
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Aggiungerei, qualora tu scegliessi un personaggio, di concentrarci su quelli che ti rappresentano. Uno che sia simile a te per carattere, e che sia simpatico e ti faccia sorridere indipendentemente dalle mode. Altrimenti potresti stufartene presto...<br />
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.pianetamamma.it/gallery/foto_gallery/bambino/zaini-cartelle-belli-anno-scolastico-2014-2015/zaino-scuola-pucca.jpeg?-3600" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.pianetamamma.it/gallery/foto_gallery/bambino/zaini-cartelle-belli-anno-scolastico-2014-2015/zaino-scuola-pucca.jpeg?-3600" height="200" width="161" /></a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Il Pituffo dice che alla Pulce starebbe bene lo zainetto della Pucca. Possibilmente, uno della Pucca arrabbiata con tutti i fulminini. O della Pucca che insegue Garu che scappa.<br />
<br /></div>
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Non ci voglio la Pucca sul mio zaino. Al massimo <a href="http://pucca.wikia.com/wiki/Ring_Ring" target="_blank">Ring Ring</a>. (quando si dice avere autocoscienza)<br />
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<a href="http://www.cartol.it/public/zoom_14591----000-14587.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.cartol.it/public/zoom_14591----000-14587.JPG" height="200" width="200" /></a>Oppure la Puffetta! La Puffetta è smorfiosa quanto basta, e sta sempre in mezzo ai maschi, e puta caso ci sarebbe questo zainetto di Puffetta in questo tono di viola assai particolare...</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Quel viola mi fa schifo, e anche la Puffetta.</div>
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Minnie? Paperina? La Strega Cattiva? Nellie Olleson? Trixie Tang? Dai, aiutami a pensare ad altri personaggi che mi stiano simpatici come te quando ti sale questa spocchia...<br />
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
No dai, sai chi ci metterei sullo zainetto, di personaggio proprio come vorrei essere io?</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
No dai, dimmelo... Barbie? Una Monster High bella e mannara? Una leggiadra fatina Winx? La dolce ed appetitosa Peppa Pig?</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://images2.wikia.nocookie.net/icarly/images/0/08/Pic4_sam.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://images2.wikia.nocookie.net/icarly/images/0/08/Pic4_sam.jpg" height="200" width="158" /></a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Ma mamma!! Peppa è da bebè e ormai io sono troppo grande anche per Barbie e le Monsterhigh e le Winx!! Voglio lo zainetto di Sam di iCarly!!<br />
<br /></div>
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Certo, come ho fatto a non pensare a una che è già stata più volte in riformatorio. Però sai Pulce, la maggior parte dei tuoi coetanei non ha ancora scoperto Sam di iCarly. E temo che l'unico volto umano disponibile sugli zainetti sia quella faccia da patata lessa di Violetta <strike>che piuttosto ti mando a scuola coi libri avvolti nell'elastico</strike>...<br />
<br /></div>
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</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Vabè, allora niente personaggi. Magari prendo lo zainetto con un animaletto. O con un personaggio animaletto. O con un animaletto di un personaggio, ad esempio il gattino della Bella Addormentata di cui all'apposito videogioco. O la Coccinella Scintillante che ho appena sbloccato in Littlest Pet Shop. Anzi no, Lilli di Lilli e il Vagabondo, che da quando mi sono portata a casa il peluche da Disneyland siamo inseparabili. No Dalmata dei Centouno che era il peluche transizionale dell'anno scorso e ormai è superato. No coniglietto di Bambi. Puzzola di Bambi potrebbe andare se solo lo zainetto fosse azzurro e non viola... che noia mamma hai visto che da quando abbiamo detto che non vogliamo zainetti rosa stiamo trovando solo zainetti viola? Non lo voglio più lo zainetto viola, tengo solo azzurro chiaro o azzurro scuro. Il viola al massimo un pochino nel disegno.<br />
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<a href="http://cartoleriareitano.altervista.org/alterpages/medium/zaini_sj_girl_estensibili.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://cartoleriareitano.altervista.org/alterpages/medium/zaini_sj_girl_estensibili.jpg" height="122" width="200" /></a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Anzi sai cosa? Credo che prenderò uno zainetto di nessuno-in-particolare, uno da grandi, con un bel disegno carino, magari un cuore o una farfalla, guardo solo se mi piacciono i colori. Certo che uffa, com'è che gli zainetti senza troppo rosa e senza troppo viola hanno dei disegni troppo da maschio?</div>
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<br /></div>
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Vabè Pulce, lasciamo stare. Adesso aspettiamo che arrivino i primi di Settembre, ci infiliamo in un posto con un buon assortimento, io ti libero nel reparto zainetti e tu mi raggiungi alla cassa quando ne hai trovato uno che ti va bene. Oggi però andiamo a fare una pedalata fin dall'altra parte dell'isolato, che la mamma di una tua amica ha detto che quella brutta cartoleria scura con il cartolaio antipatico, l'assortimento polveroso e i prezzi gonfiatissimi ha cambiato gestione ed ora pare sia un ambiente gradevole, con dei ragazzi giovani e gentili. Noi andiamo là ad ordinare i libri di scuola, che tanto non si possono sbagliare, e con l'occasione vediamo se è vero.</div>
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<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Signor Cartolaio, già che la sua giovane età, il suo entusiasmo e la sua cortesia corrispondono pienamente alla recensione della mia amica, non è che sarebbe così' gentile da darci anche una rapida panoramica del suo assortimento di zainetti scuola?</div>
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<br /></div>
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Beh ci sono quelli che forse avete già visto in vetrina...</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<br /></div>
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E che non mi piacciono neanche un po'.</div>
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<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Poi ci sono questi con le facce ma sono più da grandi...</div>
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<br /></div>
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... E qui in alto, a meno che non vogliate assolutamente concentrarvi sulle nuove collezioni, ho delle splendide occasioni di zaini in saldo... mi dica lei se vuole che glieli tiri giù, perchè a un primo sguardo mi sembrano più adatti a ragazzini più grandi...<br />
<br />
Eh, in effetti.</div>
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<br /></div>
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Comunque non si preoccupi, siamo ancora solo ai primi di Agosto, mi arriveranno altre cose, se vuole, quando viene a ritirare i libri a Settembre...</div>
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<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Ma io il mio zainetto l'ho già scelto, lo voglio comperare adesso.</div>
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<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Quattro occhi a forma di punto interrogativo si posano contemporaneamente sulla Pulce, che si limita ad alzare un braccino verso uno degli zainetti in saldo.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Per prima cosa mi colpisce il cartellino del prezzo. Sarebbe ridicolo anche per uno zaino in plastica cinese, e invece stiamo parlando del marchio leader di mercato.</div>
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<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Roba che non posso neanche dirle di pensarci ancora qualche giorno dato che si tratta di un investimento destinato a ripartirsi sui cinque anni. In compenso sono perfettamente consapevole che, comunque vada l'evoluzione dei gusti della Pulce, acquisirei un delizioso bagaglio a mano destinato a viaggiare con me per l'eternità.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Quindi forse l'elevatissima probabilità che si distrugga a seguito dei mille giri in lavatrice a cui il color cielo pallido lo destina automaticamente non è poi del tutto una disgrazia.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
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Pulce, ma sei sicura-sicura? E' un azzurro così chiaro...</div>
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E' il mio colore superpreferitissimo.</div>
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E sei sicura che ti vada bene così semplice, con una decorazione così' piccola? Perchè guarda che se te lo compro, poi non importa quante pubblicità passano in TV o quanti altri zainetti vedi nei negozi, se prendi questo poi non puoi preferirne un altro...</div>
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C'è una farfalla. Avevo detto che farfalla andava bene. E' azzurro. Avevo detto che lo volevo azzurro. Quindi è lui. Me lo compri?</div>
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E fu così che arrivammo sani, salvi, convenientemente dotati ed economicamente non rovinati alla Prima Elementare.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7lG-Tko96mkbulDpg3IrpwsHro1cByf0qO3luxJ_kHegaYcJtGplf3utfA1qRWD13cjZkdAx4CsxqKnZZ4PXUynehEx70vW5olZu9Pe5Kn-hlLBpa-FjjI0nQi2sfsd41Y5aHSSs8IQx1/s1600/foto+1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7lG-Tko96mkbulDpg3IrpwsHro1cByf0qO3luxJ_kHegaYcJtGplf3utfA1qRWD13cjZkdAx4CsxqKnZZ4PXUynehEx70vW5olZu9Pe5Kn-hlLBpa-FjjI0nQi2sfsd41Y5aHSSs8IQx1/s1600/foto+1.JPG" height="200" width="149" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5OokyTB7eQbL__Ote5Cj596Myzkptq0l8W6cAhhF-dYqcIC6BPW0GdWHxXucyodWXZMCERmyYKwL4fiy2hOcUtjTgY5OX750TlAfeVH5ea1KR5AorpmO-nIGzluMzGKTNIfJwFwhlsYao/s1600/foto+2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5OokyTB7eQbL__Ote5Cj596Myzkptq0l8W6cAhhF-dYqcIC6BPW0GdWHxXucyodWXZMCERmyYKwL4fiy2hOcUtjTgY5OX750TlAfeVH5ea1KR5AorpmO-nIGzluMzGKTNIfJwFwhlsYao/s1600/foto+2.JPG" height="200" width="149" /></a></div>
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Ora che son riuscita a sbloggare il post è finita anche la prima settimana. E già ne avrei da dire... speriamo di ricominciare a sbloggare!!!</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-38775146886371849522014-01-05T11:58:00.000+01:002014-01-05T11:58:08.559+01:00Se bella vuoi apparire...Confesso, l'ho detto anche io a mia figlia. Perchè vuole i capelli lunghi come Rapunzel, anche se le ho vieppiù volte fatto notare che la strada di Rapunzel verso la felicità si sblocca nell'esatto istante in cui il suo amato le trancia la chioma trasformandola in un caschetto sbarazzino. Niente da fare.<br />
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Ma al di là del fatto che se ha ereditato la sensibilità di sua madre farsi toccare i capelli la infastidirà a sangue per tutta la vita, e che le auguro di scegliersi al più presto un'acconciatura meno esigente, mi sono organizzata per riuscire a districarle i nodi facendole meno male possibile. Uso chili di balsamo, lubrifico con l'apposito <a href="http://www.revlonprofessional.com/equave/conditioners.html" target="_blank">districante</a> a secco e spazzolo con l'apposita <a href="http://www.tangleteezer.com/matty.php" target="_blank">spazzola</a> appositamente studiata per limitare la sofferenza delle bambine.</div>
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Perchè credo che ogni donna, ad ogni età, abbia diritto alla bellezza che desidera, e credo anche che per averla non si debba necessariamente patir male.</div>
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Speravo anche di riuscire, nel tempo, a trovare argomenti sufficienti per convincere mia figlia a rinunciare, crescendo, ai classici rituali autolesionistici della crescita: ceretta, piercing, tatuaggi... non perchè io sia in qualche modo contraria ai loro effetti, anzi, ma solo perchè non mi piace l'idea che si debba patire cosi' tanto male per una cosa che tutto sommato non è così tanto necessaria. </div>
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Ma questo è un discorso che si può affrontare con una giovane donna che è già consapevolmente entrata nel mood autolesionistico tipico dell'ormone femminile, non con una bimbetta che considera anche la rimozione di un cerotto un grave attacco alla sua integrità fisica.</div>
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Peccato che nell'estate 2012, all'età di tre anni e mezzo, questa bambina abbia conosciuto un'amichetta al mare e che questa amichetta, solo un anno più grande, avesse gli orecchini.</div>
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Orecchini, mi confermò la di lei madre, installati non da bebè come tradizione di alcuni, ma pochi mesi prima, a seguito di accorata richiesta della bambina stessa.</div>
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Bambina che a quattro anni e mezzo oltre agli orecchini sfoggiava ciabatte infradito con tre centimetri di tacco e altri accessorietti che le davano un aspetto decisamente da mini-adulta. Da un rapido confronto tra me e la di lei madre uscii imprudentemente rassicurata: le bambine crescono inseguendo i loro modelli, vedrai che la Pulce chiederà precocemente di studiare e farsi una cultura.</div>
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Mamma, posso prendermeli anche io gli orecchini come quelli della mia amica?</div>
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Certo amore, quando sarai un po' più grande. Per adesso possiamo divertirci con gli orecchini adesivi.</div>
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Coi quali l'ho tenuta buona per un anno. Fino al giorno in cui, stessa spiaggia, stesso mare, stessa amichetta, e quest'anno anche la di lei sorellina, ormai treenne, aveva assolutamente voluto imitare la sorella con la storia degli orecchini.</div>
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La Pulce, le cui doti logico-matematiche generalmente non sono all'altezza di quelle del fratello alla stessa età, ci stupisce con un ragionamento ineccepibile: se la mia amica ha cinque anni e ha gli orecchini, e sua sorella di tre anni ha gli orecchini, io che ho quattro anni sono abbastanza grande per mettere gli orecchini. Adesso.</div>
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Si che lo sei, però devi sapere che bisogna fare i buchini nelle orecchie, e che questa operazione comporta una certa dose di dolore fisico. Insomma, niente di che, però bisogna essere sicuri sicuri sicuri di quello che si va a fare.</div>
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Allora aspetto un altro po'.</div>
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Il mio sospiro di sollievo è durato esattamente un mese. Alla fine delle vacanze varco con la pulce la soglia del Centro Commerciale Gran Capriccio e lei si fionda nella parafarmacia, attratta da un cartellone che mostra una bimba piccola come lei con un bellissimo orecchino nel lobo e le informazioni sul fatto che i buchi sono disponibili nel negozio.</div>
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Fortunatamente troviamo una parafarmacista molto gentile e saggia, che dedica alla Pulce qualche minuto mostrandole gli orecchini disponibili e supportandomi nello spiegare che è meglio aspettare di essere un po' più grandi. O che la mamma sia più pronta, mi sussurra strizzandomi l'occhio. </div>
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Non lo ero, in effetti, per due motivi fondamentali. Il più importante, legato all'idea che una bimba di quattro anni e mezzo dovesse patire dolore per un motivo così futile. L'altro era un discorso di ordine pratico ed igienico: la probabilità di infezione da contatto con manine sporche di parco, di impigliarsi giocando, l'ira delle maestre dell'asilo qualora gli orecchini dessero fastidio al pisolino pomeridiano che loro continuano ad imporre anche ai bimbi grandi...</div>
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Ma sapevo anche che, se sono universalmente considerate in errore le mamme che "impongono" i buchi a bambine troppo piccole e non sufficientemente motivate, non possono essere considerate innocenti neanche quelle che frustrano un'ambizione innocente di una figlia alla luce di paranoie solamente loro.</div>
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Allora, volendo essere onesti, il discorso igienico si sarebbe aggirato bucando alla vigilia di una vacanza scolastica, magari di natale o di pasqua per evitare il sudore estivo.</div>
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Rimaneva il problema del dolore: come parlarne con una bambina che non ne aveva mai provato, con l'obiettivo di arrivare a capire se era pronta a sopportarlo per ben due volte?</div>
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Provo ad affidarmi a Youtube, convinta che avremmo visto immagini di bambine coraggiose che affrontano il secondo buco coi lacrimoni... e invece ci sono capitate bambine tranquille e serene che ottengono i loro orecchini senza dolore grazie ad una leggera anestesia.</div>
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Alla Pulce non ho dovuto dire niente. Alla milionesima richiesta di orecchini è stato sufficiente informarla che saremmo dovuti ripassare al Centro Commerciale Gran Capriccio qualche giorno prima di Natale perchè capisse tutto.</div>
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Ma questa volta ad accoglierci non c'era una parafarmacista esperta e saggia, bensì una stronzetta con le unghie finte, una di quelle, ce l'ha stampato in fronte, convinta di sapere tutto sui bambini e soprattutto su quelle stronze delle loro madri, soprattutto quelle crudeli che obbligano le bambine a bucarsi le orecchie prima dell'adolescenza.</div>
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Mentre finge di finire di metter via qualcosa prima di dedicarsi a mia figlia, faccio la vaga e le chiedo cosa usino come anestetico.</div>
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Ah no, non si usa.</div>
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Ovviamente ero pronta all'idea di dovermi comprare da sola del ghiaccio spray, casomai mi avessero detto qualcosa di credibile a proposito del non volersi prendere il rischio di mettere un farmaco ad una bambina piccola senza ricetta o simili, ma se mi vieni a dire "non si usa" come se fosse una scelta dell'universo, quando io mi sono informata e so benissimo che è una bugia, tu cerchi rogne.</div>
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Mah, veramente ci siamo documentate e...</div>
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Ma guardi che le bambine piangono lo stesso.</div>
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Ma almeno io e lei avremmo la coscienza a posto per aver fatto il possibile per evitarlo.</div>
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Ma guardi che il gel fa effetto in dieci minuti.</div>
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Oh, non abbiamo fretta.</div>
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Ma guardi che ci vogliono meno di dieci minuti a fare i buchi.</div>
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Non c'è problema, tanto dobbiamo ancora scegliere gli orecchini, faremo con calma.</div>
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Magicamente da dietro l'espositore degli orecchini appare un tubetto di gel alla lidocaina, già aperto e pronto da spalmare sulle orecchie della Pulce, che in tutto questo non ha ancora fatto mezza grinza.</div>
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Guardiamo l'orologio per calcolare i dieci minuti, scegliamo gli orecchini, veniamo anche raggiunte dalla parafarmacista saggia che ovviamente non si ricorda di noi ma in ogni caso è molto gentile e ci presta un giornalino per ingannare l'attesa.</div>
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La stronzetta torna e, non prima di aver specificato tre o quattro volte ad alta voce che la Pulce (che sta seduta sul trono con la schiena eretta, lo sguardo determinato e un sorriso imperturbabile alla Grace Kelly) sembra molto agitata, spara i due orecchini senza che la piccola apra bocca. L'unica lotta che è servita è stata per strapparle di mano lo specchio con cui non smetteva più di rimirarsi.</div>
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Visto che alla fine non ha pianto?</div>
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Perchè era molto motivata. Ma a me quelle che non piangono preoccupano anche di più.</div>
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Come mai?</div>
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Perchè se ne accorgono dopo.</div>
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Ho passato circa dodici ore col terrore di cosa sarebbe successo al termine dell'effetto della lidocaina, ma non è successo assolutamente niente.</div>
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Sono ancora arrabbiatissima, perchè se io non fossi la solita rompiscatole a mia figlia sarebbe stato negato un aiuto perfettamente disponibile ed innocuo.</div>
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E perchè questo sarebbe stato fatto per semplice cattiveria, o forse per il gusto ancestrale di giustificare che "chi bella vuol apparire...".</div>
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E perchè alla fine la Pulce ha veramente detto di aver sentito un po' di malino, ma di aver fatto finta di niente perchè voleva tanto gli orecchini. (conoscendola, e sapendo quanto piange anche solo per un graffietto, immagino che abbia sentito solo il rumore dello sparo)</div>
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Ma se davvero la sua motivazione ha avuto un ruolo cosi' determinante, perchè nessuno le ha rivolto la parola prima di dirle "stai ferma che sparo"? Non serve certo uno psicologo infantile per capire se una bambina è convinta o meno.</div>
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Concludendo:</div>
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questo è il risultato e io ne sono molto contenta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG1rCPN6A5kv9sk30gFrt_ibGKT6uEk9Z-RGooWAGAth0HJbEjVmTxsKTjL4L9FTu7ybbVRXM7DvoVsAd9qoAGKHkkdMr4MkUnPnsdx0ji5yjTi21SCHlb1XCUURHJE84VNfNug4zd_KJK/s1600/1471102_10200718215349607_1357327018_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG1rCPN6A5kv9sk30gFrt_ibGKT6uEk9Z-RGooWAGAth0HJbEjVmTxsKTjL4L9FTu7ybbVRXM7DvoVsAd9qoAGKHkkdMr4MkUnPnsdx0ji5yjTi21SCHlb1XCUURHJE84VNfNug4zd_KJK/s320/1471102_10200718215349607_1357327018_n.jpg" width="240" /></a></div>
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Non per gli orecchini in sè, che potevano aspettare anche un altro anno o dieci, ma perchè sono riuscita ad evitare a mia figlia di compiere il primo atto autolesionistico della sua carriera di giovane donna. <br />
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Sperando che l'input di "evitare di farsi del male da sola", per quanto partendo da piccoli gesti simbolici, la accompagni per tutta la vita...</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-54714990569771909172013-12-30T06:46:00.001+01:002013-12-30T06:46:57.011+01:00Cinque!!!Ieri ci siamo infilati al centro commerciale con la scusa di far merenda, in realtà perché volevo portare il Pituffo a prendere un regalino che, ligio alla tradizione, era in attesa di riassortimento post-natalizio.<br />
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Improvvisamente mi è venuto il flashback del ventinove dicembre di cinque anni fa, più o meno alla stessa ora, quando abbiamo portato il Pituffo a far merenda nello stesso centro commerciale perché c'era troppa neve in terra per andare altrove, e per poco non partorivo contro una vetrina.<br />
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Cinque anni dopo, il clima era completamente diverso, infatti venivamo da una passeggiata in campagna, l'affollamento era completamente identico... Ma la cosina che mi ha fatto impiegare trenta minuti a compiere cinquanta metri cinque anni fa si è trasformata in una meravigliosa, benché smorfiosissima, cinquenne.<br />
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Per farvela vedere com'è dovrei pubblicare uno dei milioni di selfies che si scatta col mio telefono, anche se ha le braccia corte e la prospettiva non le rende merito. O il primo piano che il papà ha ha scattato al suo orecchino appena sparato.<br />
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Deciderò e integrerò . Ora è meglio che corro a farle una tortina, che oggi mi tocca andare in ufficio...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-66883306305382660292013-11-14T21:28:00.001+01:002013-11-14T21:28:15.074+01:00Il metodo Kinder (fondamenti di marketing per mamme)E adesso stai a vedere che colei che era convinta di aver volontariamente rinunciato alla carriera e financo rinnegato il suo background accademico in nome della maternitá si ritrova a scrivere un blog di marketing per mamme e affini. No, non credo che sarà così. Ė solo una coincidenza, davvero! Sto per sbloggare un banalissimo aneddoto domestico, e mi è solo venuta l'associazione di idee.<br />
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Col caso Kinder, che per quanto mi riguarda è il marchio-mito di come con una buona comunicazione si possa vendere anche il ghiaccio ai pinguini. Io guardo i prodotti Kinder ed improvvisamente la casalinga provvida, salutista e buongustaia che è in me lascia il posto alla donna di marketing che sconvolta da cotanto genio si fionda a comprare la qualunque in quantità industriale solo per premiare la bravura di questi sconosciuti che si ostina a vivere come colleghi.<br />
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Perché vedete. Il cioccolato è tanto più prezioso quanto più cacao contiene. Solo la Kinder riesce a venderci "più latte e meno cacao" convincendoci che sia il meglio per i nostri figli e facendocelo pagare quanto un 70% cacao della pasticceria. Ma il genio non si ferma qui: sempre loro hanno inventato l'uovo di pasqua che si vende tutto l'anno e non si sono fermati qui, arrivando a superare la più ineluttabile delle stagionalità, quella che impediva di vendere il cioccolato d'estate. Perché si scioglie. Infatti loro c'è lo vendono sciolto con allegato il cucchiaino. Miti. Geni. Il cioccolato bianco mi fa schifo ma ve lo compro uguale perché vi stimo troppo.<br />
<br />
Fatta questa premessa, il mio caso familiare, che non sa di cioccolato bensì di patate al forno.<br />
Dovete sapere che dopo quasi dieci anni di matrimonio ho svelato a mio marito che in realtà nelle patate al forno che tanto gli piacciono c'è l'aglio che lui è convinto di detestare. Il che mi ha permesso di tornare finalmente a usare l'aglio fresco invece di quello in polvere. a quel punto ovviamente il rischio era che i bimbi addentassero uno spicchio per sbaglio e per associazione di idee iniziassero a schifarmi l'ennesimo vegetale.<br />
<br />
Insomma. Stufa di scavare preventivamente nelle patate, un giorno dichiaro: ragazzi, in queste patate c'è uno spicchio d'aglio. Chi se lo ritrova nel piatto e me lo consegna vince cinque centesimi. Se lo mangiate per sbaglio e non piangete i cinque centesimi diventano dieci.<br />
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Beh. Da un annetto l'aglio nelle patate è il nostro personale Biscotto Zebrato. Devo metterne minimo due spicchi per garantire maggiori probabilità di vittoria, e comunque li devo contare, perché eè troppo facile dire "l'ho mangiato" e farsi pagare spicchi inesistenti.<br />
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(Se vi viene un'idea simile che si possa applicare alle verdure in generale vi dò cinque centesimi anche a voi!)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-69036898767553195132013-09-27T15:11:00.001+02:002013-09-27T15:11:12.534+02:00Elementi di Marketing per Guidi Barilla<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
La mia illusione che quella del marketing e della comunicazione fosse una professione come tutte le altre, ovvero una che se sei un professionista serio e preparato la svolgi serenamente e con soddisfazione, crollò il giorno in cui iniziò la mia prima vera e seria, pura e dura, esperienza di mobbing.</div>
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Il background era di una semplicità mostruosa: azienda oscura, di quelle che non potrebbero sopravvivere se non avessero alle spalle un grande gruppo che ne commercializza i prodotti sovrapponendoci sopra il proprio marchio. Azienda, cosa lo dico a fare, gerarchica, maschilista, abitata esclusivamente da parenti di qualcuno e sciacalli di passaggio nel disperato tentativo di ricostruirsi un prestigio e una reputazione da rivendere a concorrenti più quotati. Questa azienda compie il clamoroso errore di investire seriamente in comunicazione (ma se non hai niente da dire non importa quanto lo dici bene), assumendo per il progetto una persona esterna selezionata esclusivamente in base alle proprie doti professionali. Quindi, del tutto casualmente, giovane, femmina, non imparentata con nessuno all'interno e financo poco incline a trombarsi i dirigenti che contano. Grave errore da parte dell'azienda, che ha sprecato i soldi di uno stipendio, e da parte della candidata, che se fosse stata meno giovane e meno ingenua col cavolo che avrebbe accettato la sfida. Ma ero io, e quindi ero là, ancora illusa di potermi guadagnare lo stipendio lavorando bene.</div>
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<a href="http://www.healthytimesblog.com/wp-content/uploads/2012/06/father21.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="115" src="http://www.healthytimesblog.com/wp-content/uploads/2012/06/father21.jpg" width="200" /></a>Per qualche mese faccio il mio lavoro con pazienza e diligenza, fregandomene della gelida atmosfera che mi circonda, e finalmente riesco a convocare la riunione per la presentazione della prima inevitabile cosa da fare: dare l'impressione che i depliant, le locandine e i libretti delle istruzioni dei cento prodotti dell'azienda sembrino, per l'appunto, provenienti da una stessa azienda. E non, come succedeva fino ad allora, dall'idea geniale di uno dell'amministrazione, dalla creatività frustrata della moglie del fattorino, dal meraviglioso lavoretto stile art-attack del nipotino dell'amministratore delegato, eccetera.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/29/Mother-Child_face_to_face.jpg/682px-Mother-Child_face_to_face.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="175" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/29/Mother-Child_face_to_face.jpg/682px-Mother-Child_face_to_face.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Trattandosi di una vasta gamma di prodotti genericamente definibili "per la famiglia", e avendo a disposizione un budget limitato, dopo lunga consultazione con l'agenzia di pubblicità si stabilisce di proporre una soluzione molto semplice e durevole: si abbina ad ogni prodotto una foto di stock che rappresenta un'immagine di vita familiare, ispirata al valore principale che secondo noi dovrebbe ispirare la scelta del prodotto stesso: per il prodotto ispirato alla tranquillità mettiamo una mamma che legge una storia alle sue bimbe nel lettone, per il prodotto ispirato alla sicurezza mettiamo un papà che corre dietro alla bici dove il bimbetto col casco impara ad andare senza rotelle, per il prodotto che aiuta a progettare il futuro mettiamo il nonno che sorride al nipotino, eccetera. Poi a tutte queste foto applichiamo il medesimo filtro di photoshop e colorizziamo il tutto con una tinta che identifichi in modo univoco il canale di distribuzione.</div>
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<a href="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSGUiWtBu1jsPFU4bN89HoaXPWRLgeeJCzC8QJPBqBWJCpPTYwj" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSGUiWtBu1jsPFU4bN89HoaXPWRLgeeJCzC8QJPBqBWJCpPTYwj" width="200" /></a>Insomma, siamo onesti: una soluzione di una semplicità e di una banalità tali che io per prima ammetto che avrebbe potuto arrivarci chiunque, anche la moglie del fattorino, anche molto prima di spendere i milioni che l'azienda ha speso negli anni per immaginarsi uno stile di comunicazione diverso per ognuno dei suoi prodotti. Ma se proprio c'era bisogno di qualcuno che avesse dato l'esame di marketing all'università, beh, ecco fatto, che ne dite?</div>
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Il Mega Capo Galattico dice che si tratta dell'esatto primo passo di cio' che lui aveva in mente assumendo me per coordinare la comunicazione aziendale ed anticipa che da qui partiranno un tot di progetti in cui lui crede, bla, bla. I Mega Capi delle due divisioni sotto di lui dicono che gli sembra un buon inizio, e tutto sommato danno la loro benedizione.</div>
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Ma all'improvviso, uno dei capetti delle vendite prende la parola ed annuncia che ok, come idea di massima niente da dire, poteva arrivarci chiunque... ma in realtà non crede che il tipo di immagini scelte rappresenti correttamente l'idea di famiglia che dovrebbe essere il target della comunicazione dell'azienda.</div>
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<a href="http://www.earlyexperiences.org/images/Grandfather.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="131" src="http://www.earlyexperiences.org/images/Grandfather.jpg" width="200" /></a> </div>
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Spuntano nella sala riunioni un tot di fumetti con al centro un punto interrogativo.</div>
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Lui, dopo una lunga introduzione sul suo personalissimo concetto di marketing (probabilmente appreso dal fascicolo dedicato alla materia nella raccolta Zio Paperone e i Misteri dell'Economia Aziendale), non si possono veicolare i valori delle famiglie attraverso immagini incomplete. Come possono quelle due bambine essere tranquille nel lettone con la mamma che gli legge la storia, se nell'immagine non si vede anche la figura rassicurante di un papà. Mancando questa, si potrebbe pensare che il papà sia morto, o in giro a bere per conto suo... e perchè non c'è una mamma che applaude il giovane ciclista? Come può il bambino sentirsi sicuro se non ha le braccia di una mamma tra cui fiondarsi con la bici? Per non dire del nonno a cui è stato dato l'inquietante compito di rappresentare il futuro della famiglia... è chiaro che nell'immagine manca una generazione...</div>
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Quando in una riunione viene sparata una sequenza di cazzate di queste proporzioni, io mi illudo sempre che qualcuno dall'alto, non dico Dio con un fulmine, che ci vorrebbe, ma almeno un Mega Capo Galattico dotato di saggezza e di potere, intervenga e rimetta a posto il genio di turno. Invece, tanti anni di esperienza mi hanno insegnato che i Mega Capi Galattici sono le persone più inclini dell'universo a lasciarsi distrarre dalle poderose sequenze di cazzate. Ora che ho alle spalle anche qualche anno di frequentazione con rappresentanti della prima infanzia, vi garantisco che è molto più difficile convincere un bambino a continuare ad avere fiducia in Babbo Natale, che spiegare ad un Mega Capo che un progetto non sarà consegnato entro fine Dicembre a causa del traffico di renne nei cieli del Nord Europa.</div>
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E poi, in quel caso specifico, come vi ho già detto, era in atto la prima, premeditatissima, mossa ufficiale di una seria e condivisa intenzione di mobbing alla sottoscritta. Infatti, nel giro di un nanosecondo, tutte le persone presenti in sala riunioni convenivano che nessun messaggio rassicurante rivolto ai valori della famiglia potesse essere veicolato con immagini che non comprendessero famiglie schierate al completo fino alla sesta generazione di affini.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://images6.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-6//170/170700/324174/matrimonioolandagruppo-vi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://images6.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-6//170/170700/324174/matrimonioolandagruppo-vi.jpg" width="200" /></a></div>
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Ovviamente non fu difficile modificare le grafiche garantendo in ogni foto di stock la presenza di una mamma e di un papà, di un figlio maschio e di una figlia femmina. Solo una perdita di tempo e di impatto creativo, ma in fondo chi se ne frega. Il mio rapporto con quell'azienda finì un annetto dopo, per tutta una serie di motivi ben più validi di questo ridicolo tentativo di boicottare me sparando nelle palle del potenziale impatto grafico dei propri prodotti.</div>
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L'episodio mi è tornato in mente ieri pome, leggendo della polemica conseguente alle stupidaggini sparate da Guido Barilla sull'utilizzo esclusivo di immagini di famiglie tradizionali nella comunicazione dei suoi prodotti.</div>
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Giuro che Guido Barilla non era nel novero dei coglionazzi che mi fecero perdere un casino di tempo vent'anni fa, ma se lo desidera posso dargli i contatti Linkedin dei suddetti, casomai li voglia assumere per circondarsi di un management degno dell'enorme contributo che ha appena finito di dare all'immagine della sua azienda.</div>
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Ciò detto, però, mi permetto di solidarizzare un po' anche coi professionisti che scelgono le immagini da abbinare al concetto di "primo marchio che ti deve venire in mente quando pensi alla famiglia che si riunisce intorno alla tavola".</div>
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Perchè la pubblicità non deve rappresentare il potenziale utente del prodotto, bensì il suo desiderio.</div>
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Se io ho una famiglia, non importa di quante persone e di che genere, e vedo l'immagine di una famiglia felice che si cala uno spago, la pubblicità funziona se il mio pensiero è "come sarebbe bello se anche la mia famiglia potesse essere cosi' felicemente riunita davanti a uno spago". Il problema non è se i personaggi della pubblicità rappresentano la mia realtà, ma se io interpreto come un accrescimento della qualità della mia vita aspirare all'emozione che mi arriva attraverso quello spot.</div>
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Guido Barilla è stato cretino non perchè ha detto che non vuole fare lo spot con la famiglia arcobaleno che mangia la pasta, ma perchè ha detto che le famiglie diverse da quella della sua pubblicità possono anche non comprare i suoi prodotti.</div>
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Che tra l'altro è come dire che i biscotti del mulino bianco devono mangiarli solo <a href="http://vitecomplicate.blogspot.it/2012/09/ce-anche-il-vino-che-diventa-aceto.html" target="_blank">gli uomini grassi</a> e le galline.</div>
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O che vent'anni fa dovevano mangiarli solo quelle famiglie popolate da personaggi cosi' imbecilli che dopo aver abbandonato la città per trasferirsi a vivere nell'antico mulino in culo ai lupi circondato da campi di grano, continuavano a mettere in tavola il pan carrè del supermercato.</div>
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Conclusione:</div>
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Se quando ci mettiamo a tavola vogliamo mangiare un buon piatto di buona pasta, magari prodotta con materie prime di buona qualità, Barilla non è esattamente il prodotto che fa per noi.</div>
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Se viviamo la pasta come il simbolo dei pasti allegri della famiglia felice, l'immagine di una famiglia (non importa composta come) felice potrebbe farci venire voglia, per associazione di idee, di mettere in tavola la pasta di quella marca per la gioia della nostra famiglia (non importa composta come).</div>
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Ma se il padrone di quel marchio ha appena detto che se non siamo uguali alla famiglia della sua pubblicità possiamo anche andare a far spesa dalla concorrenza...</div>
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Beh, l'Allegra Famigliola ha guardato tante pubblicità e a maggioranza ha stabilito che la Famiglia Della Pubblicità che gli assomiglia di più è quella abbinata a un altro marchio di prodotti carboidrati.</div>
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E questo UNO perchè crediamo profondamente che nessuna famiglia sia uguale alla famiglia tradizionale della pubblicità, DUE perchè in ogni caso preferiamo mangiare pasta biologica di ottima qualità, ma anche e soprattutto TRE perchè la responsabile delle decisioni d'acquisto alimentari dell'Allegra Famigliola è assolutamente solidale con la causa dei comunicatori seri, creativi e professionali che ogni giorno si trovano a dover avere a che fare con degli imbecilli certificati che ricoprono posizioni chiave nelle aziende che gli pagano lo stipendio.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/p480x480/524661_10151858867319019_4429790_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/p480x480/524661_10151858867319019_4429790_n.jpg" width="320" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-22852980935355655022013-09-25T21:12:00.000+02:002013-09-25T21:12:20.681+02:00Signora mia come vola il tempo<a href="http://vitecomplicate.wordpress.com/2005/09/25/eccoci/" target="_blank">Otto anni fa</a> a quest'ora iniziavo a malapena a rendermi conto che quel batuffolo che era uscito da me era veramente un bambino.<div>
<br /></div>
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Oggi lo vedo sul divano che legge <a href="http://www.alicenelpaesedeibambini.it/alice/home%20page/il%20tamburino/A_660.htm" target="_blank">questo libro</a> (!) alla sorella (!!!!!!!) dopo aver passato il pomeriggio a scegliere <a href="http://www.decathlon.it/rockrider-50-s-2012-id_8238214.html" target="_blank">una bici della sua taglia</a>, che per inciso è la più piccola delle misure da grandi...</div>
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<br /></div>
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Ed in effetti si, è da mo' che il mio cucciolacchiotto è diventato un ragazzino.</div>
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Io continuo ad essere la mamma più orgogliosa del mondo. Con la differenza, rispetto a otto anni fa, che ora so anche dire perchè.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-84255748146000855092013-08-29T07:59:00.000+02:002013-08-29T07:59:40.446+02:00Abbiamo visto troppo Garfield, troppe Tartarughe, troppo Cake Boss.<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Non so se vi avevo detto, che ormai da molto tempo il Pituffo ha una famiglia immaginaria.</div>
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I bambini normali al massimo di immaginario si fanno l'amichetto, lui che è complicato invece si è scelto proprio tutta una famiglia, e pure numerosa: un'altra mamma, un altro papà, un fratello grande e uno piccolo, addirittura un cane. Tutti quanti su un altro pianeta, da cui lui a un certo punto è stato cacciato e fatto rimaterializzare nella mia pancia, per riaffrontare l'infanzia in questa valle di lacrime dove i bambini devono addirittura andare a scuola.</div>
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<br /></div>
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Ma ciononostante, è ancora in contatto con la sua ex famiglia attraverso un potentissimo telefonino immaginario con cui li chiama, ci parla, gli racconta, fa gli auguri di compleanno alle migliori amiche dell'altra mamma (qui invece non dice nemmeno pronto a sua nonna), e consulta siti Internet dove è possibile acquistare online automobili che costano al massimo ottanta euro e vengono consegnate in cinque giorni, con un bel mirino Mercedes applicato gratuitamente su tutti i modelli nel caso in cui se ne faccia richiesta.</div>
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Superata una prima fase in cui questa cosa mi rendeva mortalissimamente gelosa, ormai mi sono serenamente rassegnata. E anzi, ascolto con estremo divertimento queste cronache interplanetarie che ogni giorno si arricchiscono di nuovi entusiasmanti dettagli.</div>
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<a href="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRAdr3CPJnfVzciVmLMtChYknUfbVRlveUYG_islP5rSgxnaDplhw" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRAdr3CPJnfVzciVmLMtChYknUfbVRlveUYG_islP5rSgxnaDplhw" /></a></div>
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Tipo ieri sera, che mi accingevo a stendere le pizze per cena.</div>
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Il Pituffo mi vede e mi domanda se può stendere personalmente la sua pizza. Ma vieni!!</div>
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Sai, io questo lavoro lo so fare perchè nell'altro pianeta il mio papà faceva il pizzaiolo.</div>
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Ah davvero? Che bello!</div>
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Si, faceva delle pizze buonissime. La gente gli telefonava e lui rispondeva "Come la vurit' 'a pizz'? Pepero'? Quattro Staggio'?"</div>
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Era napoletano, l'altro tuo papà?</div>
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Si, era nato a Manhattan.</div>
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...</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-45870430349820750422013-07-03T09:33:00.002+02:002013-07-03T09:33:39.350+02:00Sarò una buona madre /1: come permettere ai figli di scegliere secondo i loro interessi e le loro attitudini.Benchè io non ami svolgere attività fisica di nessun genere e detesti il concetto stesso di agonismo, ho preteso che i miei figli inserissero delle attività motorie di qualche genere nella loro agenda settimanale fin dal primo giorno in cui questo è stato tecnicamente possibile.<br />
<br />
Per la scelta della specifica attività ho usato il metodo che mi è sembrato più democratico: identificata una rosa di attività che si svolgevano in luoghi ragionevolmente vicini a casa, ho portato i pupi alle rispettive lezioni di prova ed ho chiesto loro, a fine settimana-di-prova, di scegliere.<br />
<br />
Questo per dire che quella di evitare gli sport di squadra non è stata al 100% una mia scelta. Che poi nel mio cuore sia partita una ola perchè sono straconvinta che sia meglio fare un po' di pratica individuale prima di accollarsi la responsabilità del successo di una squadra, è un altro discorso. Il Pituffo ha avuto tutte le opportunità che gli servivano per iscriversi alla squadra di basket composta al 75% da suoi amici, ed è anche stato arruolato più o meno d'ufficio al mese di corsi "open" che la squadretta locale di calcio organizza ogni primavera per acchiappare iscrizioni per l'anno successivo. Ha deciso lui che il calcio gli fa schifo, laddove ahimè sulla scelta contro il basket ha inciso una pallonata in piena faccia presa al penultimo minuto della lezione di prova dove si era divertito un sacco. Ma anche gli allenatori ci hanno rassicurati che i corsi di basket vengono attivati ogni settembre e che non era necessario fare pressioni di nessun genere. Pallavolo, che secondo me è proprio lo sport per lui, non ha nemmeno voluto provarla perchè c'erano in campo troppe femmine per i suoi gusti, e in effetti io non capisco come faccia ad esserci una Nazionale Maschile se ai corsi di avviamento ci vanno solo le bambine.<br />
<br />
Poi verso fine primavera ho capito che questa scelta solo-parzialmente-mia è stata una Manna dal Cielo. E che nonostante tutti i bei discorsi delle altre mamme sul ruolo del gioco di squadra nella formazione socio-psico delle creature, io mi guarderò bene dal proporre ulteriori lezioni-di-prova fino al giorno in cui non saranno i nani medesimi a venirmi a chiedere di iscriverli in questa o quell'altra squadra di questo o quell'altro sport.<br />
<br />
L'ho capito quando ho avuto modo di parlare con mamme costrette a rinunciare alla festa di fine scuola per via della finale del campionato a causa delle violente pressioni dell'allenatore. Famiglie incapaci di progettare il proprio tempo libero in quanto il risultato della prossima partita determinerà la data della successiva, e via discorrendo.<br />
E parliamo della categoria sette anni.<br />
<br />
Confesso che mentre gli spiegavo che questo o quell'altro amico non poteva partecipare a questa o quell'altra festa/iniziativa a causa della sua partita di campionato ho ricordato al Pituffo che lui è fortunato a cavarsela con quelle due o tre garette all'anno a cui può scegliere se partecipare o meno. E lui ne ha convenuto con me.<br />
<br />
<br />
Ciò detto, il Pituffo in due anni (e con un provvidenzialissimo cambio di scuola) è diventato cintura arancione di karate, e la Pulce ha completato il suo corso di pre-pre-danza e sta contando i giorni all'avvio di quello di Ginnastica Artistica. Ahimè abbiamo dovuto momentaneamente frustrare il suo interesse per il pattinaggio artistico perchè l'attività è adatta alla sua età, ma non per i suoi piedini: la scuola non forniva i pattini del 24.<br />
<br />
E proprio quando ero riuscita a guadagnarmi il Diritto di Prelazione Per Entrambi I Figli sui corsi di nuoto dell'unica piscina che li offre contemporaneamente ad entrambe le fasce d'età, il Pituffo ha stabilito che ormai conosce un numero sufficiente di stili, e che fare le vasche su e giù in piscina lo annoia a morte.<br />
<br />
Allora gli ho detto ok, finisci il corso e poi non ci vai più. A patto che tu ti scelga un'altra attività da svolgere una volta a settimana almeno nei mesi invernali.<br />
<br />
Dopo aver visto un saggio e provato al centro estivo, ha segnalato break dance, atletica leggera e squash.<br />
<br />
Ho controllato sui siti delle rispettive scuole.<br />
<br />
Tutti questi corsi si svolgono il lunedi' e/o il giovedi'.<br />
<br />
Come il corso di karate.<br />
<br />
Alla stessa ora.<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-63410127216940532702013-06-26T22:27:00.000+02:002013-06-26T22:38:47.299+02:00Vintage, ultima frontiera (poi ci arrestano)<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
La prima bici "da grande" l'ho ricevuta come regalo di Natale quando avevo più o meno l'età del Pituffo. Era una pseudo-Graziella azzurra metallizzata. E' stata la mia bici fino a quando non me l'hanno rubata, nel 1992.<br />
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Il furto della bici è un trauma sempre grande e sempre diverso. In particolare di quell'evento ricordo la delusione legata al fatto che mia madre, anche dopo che con gli anni '80 erano tornate di moda le bici all'olandese, decisamente più belle da vedere e più piacevoli da pedalare, difese il rifiuto di finanziarmi l'acquisto di una bici decente con la scusa che me l'avrebbero rubata subito. Laddove invece la mia grazielloide, con alle spalle tutti quegli anni di duro lavoro, il look completamente fuori moda e tutti i segnacci conseguenti ai miei patetici tentativi di restyling, doveva essere la bicicletta non rubabile per definizione. E infatti.<br />
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Il lato positivo di quel furto fu che mi fornì la scusa per procurarmi, finalmente, una bicicletta "olandese". Che, vuoi perchè ormai andavo pochissimo in bici, vuoi perchè doveva essere anche lei "non rubabile per definizione", fu recuperata in discarica da un vicino di casa smanettone, restaurata al minimo e prontissimamente soprannominata Scasson Bike.<br />
<br /></div>
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Qui bisogna aprire una parentesi con un concetto che solo chi ha mai guidato una Graziella può capire: la differenza principale tra una Graziella e una qualunque altra bicicletta è la posizione di guida. Se iniziate con qualunque altra bici, in Graziella avrete l'impressione di star seduti su una sedia da dattilografo (o sul c€sso, come qualcuno ebbe a farmi notare). Se iniziate con la Graziella, qualunque altra bici vi darà l'impressione di star pedalando sdraiati a pancia in giù. E soprattutto, vi sconvolgerà notare che nonostante la mega dotazione tecnologica della vostra bici, essa manca della provvidenziale levettina che vi permette di personalizzare l'altezza del manubrio per farvi recuperare una postura vagamente eretta. Contestualmente, se la vostra nuova bici è una Scasson Bike con il manubrio in plastica durissima fusa direttamente sopra alla parte metallica, affrontando una lunga distanza senza allenamento potreste trovarvi con delle orribili vesciche sulle mani molto prima che l'acido lattico vi si depositi sulle gambe.<br />
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Cio' detto, io amo pazzamente la mia Scasson Bike e ancora non mi capacito che mi sia stata sottratta con l'inganno, benchè con ottime intenzioni.<br />
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E' infatti diventata la bici di mia suocera, dopo che la meravigliosa, nuovissima, modernissima, tecnologicissima bici di mia suocera mi è stata rubata. E badate bene: non si tratta di uno di quei contrappassi da telefilm della serie "hai preso in prestito la mia bici senza chiedermela, te la sei fatta ciu£are sotto al naso e adesso per punizione mi prendo la tua" ma bensì di un geniale affare fatto da mio marito che, in considerazione del fatto che la stagione in cui mi rubano le bici coincide quasi sempre con la vigilia del mio compleanno, anzichè ricomprare la bici a sua madre ne ha comprata una a me, ed ha convinto lei a prendersi la Scasson.<br />
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E cosi', esattamente un anno prima della nascita del Pituffo, sono diventata l'orgogliosa (benchè sconvolta e piena di sensi di colpa) proprietaria di una Vera City Bike Di Marca, Nuova, Perfettamente Accessoriata e Assolutamente Rubabile. Aveva persino le marce!!!<br />
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Con quella bici ho trascorso gli otto anni ciclistici più belli della mia vita. Ci ho portato a spasso i miei bambini, me la sono personalizzata finalmente con i materiali giusti, ci ho inaugurato il Bicibus, l'ho usata come mezzo elettivo per i miei spostamenti intraurbani. E poi me l'hanno rubata. Da dentro al garage di casa. Già che erano arrivati li', i ladri avrebbero potuto entrare in casa e rubare ben altro, quindi al danno aggiungiamo la beffa del fatto che devo oggettivamente considerarmi fortunata che mi abbiano preso solo la bici.<br />
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Di sostituirla, nei fatti, non avrei avuto bisogno. Avrei potuto, benchè con qualche difficoltà legata al fatto che è un filino troppo alta per me, guidare con profitto la <a href="http://www.decathlon.it/bici-citta-elops-3-id_8089003.html" target="_blank">Daddy Bike</a>, una city bike non genderizzata acquistata per permettere al papà di scarrozzare due bimbi senza l'impiccio della canna. Ma essendo che si avvicinava il mio compleanno e in cima alla wish list avevo messo una borsa dal prezzo equiparabile a quello di una bicicletta molto basic, bil marito mi ha convinta a svolgere alcune considerazioni relativamente ad una nuova bici, prodotto che si sarebbe divertito molto di più ad acquistare per me.<br />
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Nello specifico:<br />
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- per quanto l<a href="http://www.btwin.com/it/velos-6-a-8-ans/3882-bici-20-racing-boy-5.html" target="_blank">a bici del Pituffo</a> sia praticamente ancora nuova, gli va oggettivamente piccola. D'altra parte, quando hai un figlio che cresce al ritmo del fagiolo magico, ti rendi conto che basterebbe aspettare un paio d'anni per dargli direttamente una bici da adulto. Ma anche che vederlo pedalare con le ginocchia in bocca è uno spettacolo davvero patetico.<br />
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- Per quanto il Pituffo, con tutte le ginocchia in bocca, sia completamente autonomo in bici anche sulle lunghe percorrenze, non è ancora il caso, a sette anni, di farlo viaggiare in bici in quelle occasioni, per noi fortunatamente frequentissime, in cui l'obiettivo non è la passeggiata in bici, ma proprio la mobilità urbana. Leggi tornare a casa dalla pizzeria fuori dalle piste ciclabili alle dieci di sera in inverno. E d'altra parte il Pituffo nel seggiolino posteriore non ci sta più. Non è solo scomodamente stretto col sedere e rischiosamente lungo con le gambe, è proprio impossibilitato a convivere nel seggiolino con la sella settata al minimo per permettere a me di pedalare. E se il papà alza la sella lui ci sta, ma io non tocco terra neanche con la sella al minimo (e con un bambino di 32 chili sul portapacchi ciò non è neanche sicuro).<br />
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- Per fortuna la Pulce controbilancia la questione: la sua minuscolaggine le permette di stare ancora comodissima, ed anche entro i limiti di sicurezza per il peso, nel seggiolino anteriore.<br />
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E cosi' nella nostra vita è apparsa lei.<br />
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Non una "<a href="http://www.lagraziella.com/" target="_blank">vera</a>" Graziella, perchè nel frattempo le hanno fatto un restyling meraviglioso, ma che la allontana drammaticamente dalla bicicletta basica ed economica che era negli anni Settanta.<br />
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Non una moderna <a href="http://www.bicivendita.it/epages/990241304.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/990241304/Products/%22567/13%22" target="_blank">Pseudo-Graziella cromatissima</a>, che mi sarebbe piaciuta tantissimo ma è stata impietosamente catalogata "troppo da femmina" per risultare prestabile al Pituffo, e "troppo rubabile" per i miei personalissimi gusti.<br />
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Bensì una bruttissima-al-punto-da-<wbr></wbr>sembrare-financo-splendida Grazielloide color grigio metallizzato, come quelle che in questa città hanno rigorosamente una cassetta di legno agganciate al portapacchi e un pensionato col cappello (o una pensionata col grembiule a fiori) alla guida.<br />
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Al di là dell'obbligo morale di curare in modo particolare il mio look per differenziarmi dal suddetto utente-tipo, mi sono divertita anche ad aggiungere alcune mie personalissime personalizzazioni, ed in particolare:<br />
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- aggiunta dei pedaletti laterali pieghevoli, per portare una Pulce seduta dietro, o per garantirle uno scalino nella maggior parte delle volte in cui vuole salire in piedi.<br />
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- eliminazione dell'inutile ed antiestetico portapacchi anteriore, e sua sostituzione con un meraviglioso faretto anteriore in stile anni settanta, ma rigorosamente elettrico (che già pedalare su una 20" è un'ordalia, figuriamoci con la dinamo attaccata).<br />
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- sostituzione dell'orrendo ed inopportuno cestino proposto in vendita agganciato al suddetto inutile antiestetico portapacchi, con un gran meglio abbinato cestino in filo metallico appeso al manubrio come si usava negli anni Settanta.<br />
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Alla faccia di chi, vendendomelo, mi ha giurato che sarebbe stato poco capiente e ancora meno pratico, segnalo che detto cestino alloggia comodamente e senza deformarla una borsa Neverful MM. Provateci col cestino a secchiello della vostra city bike e poi fatemi sapere.<br />
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- Sistemazione del manubrio alla massima altezza possibile, per tornare a pedalare nella posizione della dattilografa Kores (<a href="http://www.perspective.name/wp-content/uploads/2010/03/DUOMO1jpgpopup1.jpg" style="color: #1155cc;" target="_blank">http://www.perspective.name/<wbr></wbr>wp-content/uploads/2010/03/<wbr></wbr>DUOMO1jpgpopup1.jpg</a>) e soprattutto per lasciare lo spazio per il gancetto porta-seggiolino-anteriore che ovviamente tutti mi hanno caldamente sconsigliato di attaccare alla Graziella (ma i ciclovenditori esperti ed onesti hanno aggiunto: "peraltro la gente con la Graziella ci fa cose ben più assurde senza farsi male nè romperla").<br />
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Peraltro, l'inutile ed antiestetico portapacchi anteriore costituiva un simpaticissimo porta-Pulci-in-retromarcia, Ahimè adatto, per ovvi motivi di sicurezza solo per percorrenze brevissime. Ma senz'altro da considerare nell'eventualità di dare passaggi estemporanei a qualche amichetto. In ogni caso era veramente troppo brutto e quindi è stato eliminato senza pietà alcuna. Peccato solo non aver fotografato o filmato la Pulce in Retromarcia.<br />
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
- Eliminazione dell'adesivo del produttore dalla canna. perchè era oggettivamente orribile, perchè il produttore non ha capito questa bici al punto da fotografare sul catalogo l'orrenda versione da 24" e quindi non merita la pubblicità, e soprattutto perchè la mia conditio sine qua non per rinunciare all'olandese elegantina con le margherite snob intorno al cestino era di poter attaccare sulla canna questa scritta:<br />
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<span style="color: blue; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>EGRAZIEAL</b></span></div>
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<br />
che ho appena ordinato, e speriamo che il Pituffo e i suoi amichetti si bevano che si è trattato di un banale errore di stampa.<br />
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E quindi, in attesa di completarla con l'apposito adesivo, ecco a voi la nostra Mommy (ma all'occorrenza anche Daddy) Mobility Solution: non trovate che sia adorabile?</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtHDqFT-VcmQEJa9zcssPeCf1F7xrcrXiPxVCTZanqQ1DNMelQIoVVjbv2XDXdE5GXuuQd7Y44A-LA9Cw8yFiju-10wKe_8V_yER4jyo-dHeBHWb9ddOBeWypd1xIh_dekDMSiXI4kqvnd/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtHDqFT-VcmQEJa9zcssPeCf1F7xrcrXiPxVCTZanqQ1DNMelQIoVVjbv2XDXdE5GXuuQd7Y44A-LA9Cw8yFiju-10wKe_8V_yER4jyo-dHeBHWb9ddOBeWypd1xIh_dekDMSiXI4kqvnd/s320/foto.JPG" width="239" /></a></div>
<span id="goog_649467245"></span><span id="goog_649467246"></span><br />
Ah, e che ve lo dico a fare: basta abbassare il sellino per consegnare al Pituffo una Fighissima Bici Da Grande, molto più divertente della 24" in quanto permette di andarci in due...<br />
<br />
Infatti lui e i suoi amici me l'hanno già tutta scassata. Ma vabè, temo fosse da prevedere...</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-84802762219603375042013-05-20T23:48:00.001+02:002013-05-20T23:48:26.019+02:00Costruisco casa, speranzosamente /1.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQk4n_WABpDlWkSA-Z3Onsk394O-UQFA03M0q1xVfVKwnpGGGCSpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQk4n_WABpDlWkSA-Z3Onsk394O-UQFA03M0q1xVfVKwnpGGGCSpg" width="144" /></a></div>
Ai miei tempi le Barbie erano bambole piuttosto più costose di quanto non siano oggi.<br />
<br />
Prima di rendermene conto, ho commesso il clamoroso errore di comprare, con molto anticipo sull'interesse della Pulce, un paio di Barbie a un euro al mercatino dell'usato. Contemporaneamente, mia suocera ha avuto la mia stessa idea.<br />
Contemporaneamente, mia madre decideva di guadagnarsi il titolo di Prima Nonna Che Regala Alla Nipotina La Sua Prima Vera Barbie Nuova Di Zecca E Piena Di Accessori.<br />
<br />
Nel frattempo, pur avendo noi specificato per iscritto che la Pulce per il suo compleanno avrebbe tanto <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.giochiegiochi.it/zen/images/mattel/T2304.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="http://www.giochiegiochi.it/zen/images/mattel/T2304.jpg" width="122" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una somiglianza in effetti c'è. Fisico a parte, mannaggia! </td></tr>
</tbody></table>
gradito un bambolotto a forma di Principessa Quattrenne, la mamma che ha comprato il regalo da parte della classe ha ritenuto che la Pulce avrebbe potuto godersi di più una Barbie. Tantopiù che aveva spottato un abbinamento di Barbie Madre-e-Figlia che in effetti somigliavano parecchio a me e alla Pulce. A queste due meravigliose signorine, per far buona misura e per non deludere la voglia di principesse della festeggiata, si sono aggiunte Biancaneve, Cenerentola e Ariel, in formato Barbie, vestite da ballerine classiche. Ah, e Babbo Natale aveva appena portato Merida e il suo cavallo.<br />
<br />
Dato che la Pulce con le Barbie ancora ci gioca molto poco, tutto questo Ben di Dio potrebbe stare ben chiuso in uno scatolone in cantina in attesa del suo giorno per essere goduto. Ma purtroppo no, non si può. Perchè la Pulce, stufissima di essere la più piccola della classe, si è data questo obiettivo di possedere/fare/adorare tutto ciò che possiedono/fanno/adorano le sue amichette.<br />
Il lato positivo è che ha praticamente già imparato a leggere e scrivere, tutto da sola, guardando come fanno le bambine di gennaio.<br />
Il lato negativo è questo enorme scatolone da rovesciare ogni giorno per guardarci dentro senza giocarci, che a sua volta contiene altre scatole: una per le Barbie, una per i vestitini, una piccola per quelle minuscolissime scarpette. E sul fondo, il cavallo, la spazzola, il pettine...<br />
E in mezzo, il "questo lo vorrei tanto" davanti a tutte le pubblicità degli arredi voluminosi per le Barbie. A cui ovviamente rispondo "si, certo, quando avrai dimostrato di saper tenere in ordine tutte le cosine della Barbie".<br />
E dietro, e di fianco, tutti gli altri giochi ingombranti che non possono assolutamente essere mandati in cantina: i passeggini dei bambolotti, il carrello della spesa...<br />
<br />
Laddove le idee per i Lego fioccano, non sembra che le mamme ordinate&organizzate del web abbiano tirato fuori chissà che geniale progetto per tenere tutte le cose di Barbie insieme in uno spazio limitato, organizzato e visivamente gradevole.<br />
<br />
Quindi, ho iniziato a pensarci io.<br />
<br />
E non so se vi ho mai detto che non solo mio suocero è un grande appassionato di bricolage falegnamistico, ma è anche bravissimo a costruire case di bambola. Concentrandosi prevalentemente sugli arredi, che tutto sommato sono la parte più difficile.<br />
<br />
Quindi, che sarà mai prendere un progetto da Internet, modificarlo un po' e farglielo copiare.<br />
<br />
Per ora, l'ho briffato sulla struttura, apportando lievissime modifiche funzionali a questo progetto qui:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://rodswoodworking.com/images/dhfront.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="259" src="http://rodswoodworking.com/images/dhfront.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
L'obiettivo è di costruire un oggetto che sia:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
- Una classica casa-per-bambole, ma in una misura adatta a giocarci con le Barbie (generalmente le doll's houses di legno hanno i soffitti più bassi).</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
- Un sistema per l'archiviazione "ragionata" di bambole, vestitini, accessori e arredi vari.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
- Una oggetto un po' più bello ed originale della classica casa plasticosa di Barbie, e soprattutto che non richieda altrettante bestemmie per il montaggio .</div>
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<br /></div>
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La consegna è prevista per il compleanno della Pulce (che sta partecipando fin troppo attivamente alla progettazione), sicchè abbiamo quasi sei mesi di tempo.</div>
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<br /></div>
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Nei quali vi invito a condividere con me tutta la vostra esperienza... e anche le vostre idee per tenere ordinato questo meraviglioso mondo parallelo...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
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(segue)</div>
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<br /></div>
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-75133749222606689542013-05-08T20:38:00.000+02:002013-05-08T20:38:06.337+02:00Dovevo dar retta alle femministe e tener duro.Otto anni fa, quando l'ecografo si accese illuminando un inequivocabile paio di palline, il mio primo pensiero consolatorio fu "beh, almeno avrò una scusa per giocare tantissimo coi Lego".<br />
<br />
Pensavo a quando mia madre non me ne comprava di nuovi, tarpando le ali ai miei immaginari progetti hollywoodiani, con la scusa che era un gioco da maschi. Anche se i miei progetti consistevano prevalentemente in villette con terrazze tali da sostenere le più affollate feste di Barbie.<br />
<br />
Comunque, il Pituffo ha sempre reagito alla proposta-Lego con uno sguardo che recitava "questo mattoncino è cosi' poco interessante che proprio non capisco perchè dovrei incastrarne addirittura due", e quindi la voglia di Lego mi è rimasta.<br />
<br />
Parlo di Lego come lo intendevo io ai miei tempi, e che ad oggi rappresenta questa minuscola frazione dell'offerta dell'omonima azienda:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://ecx.images-amazon.com/images/I/81UU1UVY7dL._SL1500_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="186" src="http://ecx.images-amazon.com/images/I/81UU1UVY7dL._SL1500_.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ovvero, di un numero X (possibilmente abbondantissimo) di mattoncini di poche forme standard, assemblando i quali è possibile dare forma a qualunque costruzione si affacci alla nostra fantasia.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Sembra invece che l'attuale offerta Lego sia sostanzialmente composta da quelli che loro chiamano "set" e che io, dopo averne ricevuto qualcuno in regalo, ho prontamente ribattezzato "i Lego dell'Ikea". Trattasi infatti di confezioni contenenti pochissimi mattoncini, tantissimi minuscoli oggetti di forme strane ed un numero imprecisato di equivalenti plasticosi dei tasselli di legno, corredati da un voluminoso libretto di istruzioni visuali non sempre chiarissime che permettono ai genitori, dopo un congruo numero di bestemmie, di consegnare ad un annoiatissimo bambino un giocattolo identico a quello raffigurato sulla confezione, ma totalmente ingiocabile dal momento in cui appena lo tocchi rischia di disfarsi, e se ne perdi un unico minuscolo pezzettino ti tocca buttare via tutto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Questo per dire che i pochissimi set che il Pituffo ha ricevuto in regalo non hanno avuto particolare successo. Laddove invece i mattoncini di base stuzzicano da sempre la curiosità della Pulce.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Che li utilizza esattamente nel modo inteso dalla Lego per le femminucce: costruzione di scenari dove ambientare le piccole avventure dei suoi minuscoli pupazzetti. E non vi dico il brivido che l'ha colta quando ha scoperto che i mattoncini esistono anche nelle tonalità del rosa, e financo in abbinamento con ulteriori minuscoli pupazzetti, addirittura incastrabili sul lego stesso!!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Per un bel po' l'ho tenuta convinta che quella scritta 6-12 sulla scatola dovesse assolutamente essere tenuta in considerazione. Poi siamo scese al compromesso che avremmo potuto prenderle per il suo quinto compleanno. Poi siamo andati a comprare il regalo di classe per la sua compagnuccia che compie cinque anni, ed è partita l'edizione 2013 del "io odio essere sempre l'ultima che compie gli anni, se le mie amiche fanno il compleanno allora ho già cinque anni anche io" che anche l'anno scorso ci ha accompagnati, quasi evolvendo in tragedia, da Maggio a Dicembre. E insomma, mi son lasciata intenerire. E siccome sembrava che nulla riuscisse a scrostare la Pulce da una testa mozzata di Barbie su cui sperimentare con il make up, ho timidamente proposto una passeggiata fino alla zona Lego.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Pensavo ad un acquisto stile questo.</div>
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<a href="http://a.tgcdn.net/images/products/zoom/f197_lego_deluxe_pink_brick_box.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://a.tgcdn.net/images/products/zoom/f197_lego_deluxe_pink_brick_box.jpg" width="320" /></a></div>
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Sono venuta a casa con questo.</div>
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<a href="http://www.ibrickcity.com/wp-content/uploads/2012/12/Lego-41007-Friends-Heartlake-Pet-Salon-ibrickcity-6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://www.ibrickcity.com/wp-content/uploads/2012/12/Lego-41007-Friends-Heartlake-Pet-Salon-ibrickcity-6.jpg" width="320" /></a></div>
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Dove il pezzo più piccolo ha un diametro di DUE millimetri.</div>
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Inutile dire che la Pulce, in totale visibilio, dopo aver addirittura contribuito attivamente alla costruzione, ci sta giocando ininterrottamente da ieri pomeriggio.</div>
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Inutile dire che io, sconvolta, sto già pensando a come fare quando sarà ora di metterlo via. Una parte di me lo terrebbe montato per sempre, magari spargendo per sicurezza anche qualche gocciolina di Attack tra un mattoncino e l'altro. L'altra parte di me ammette di aver anche pensato: "non male <a href="http://shop.lego.com/en-IT/Olivia-s-House-3315" target="_blank">la villetta di Olivia</a> come alternativa alla casa delle bambole: almeno quando hai finito di usarla la smonti pezzo a pezzo". Seicentonovantacinque pezzi, hem.</div>
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Comunque devo confessarvi che tutta la <a href="http://thesocietypages.org/socimages/2012/01/01/beauty-and-the-new-lego-line-for-girls/" target="_blank">polemica</a> che ho letto su queste signorine Lego Friends mi sembra un filo esagerata. Mia figlia, esattamente come io ho fatto alla sua età, usa comunque il Lego esclusivamente per costruire case e casette dove ambientare le avventure delle bambole. Io lo facevo con le Barbie, lei con i cuccioletti delle sorpresine Kinder.</div>
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Le signorine Friends hanno le gambe, le braccia e un'inquietante tendenza a smarrire la parrucca, ma nella funzione non sono per nulla diverse dai soliti omini Lego mezzi cubici, solo più carine. Peraltro il Pituffo si è scelto un Lego Chima, e anche l'omino con la testa d'aquila che c'era allegato ha la testa d'aquila decisamente più dettagliata rispetto ai copricapi degli omini cubici che ricordo io. E' solo che ai maschi, o almeno al mio, frega ben poco del resto della figura umana. </div>
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Se differenziare un giocattolo tra la versione colori-di-base e la versione rosa-e-viola è indice di una volontà sessista-discriminatoria, io onestamente prima che alla Lego romperei le scatole ai produttori di biciclette. Che costano ben più di un secchio di mattoncini, eppure mia figlia già sbraita che quella gialla di suo fratello la inforcherà solo se la dipingeremo di viola.</div>
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Certo, io non avrei fatto i mattoncini rosa, anzi no: li avrei fatti, ma aggiungendo il rosa e il viola ai colori di base e creando mattoncini color dell'arcobaleno per tutti.</div>
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E poi venderei, rigorosamente a parte, i pacchetti di personaggini e gli accessorietti da due millimetri, in modo che ogni bambino si sentisse libero di mettere i personaggi che vuole sulla costruzione che LUI si è inventato, senza troppi libretti delle istruzioni.</div>
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Ma visto che questo non sembra compatibile con le attuali tendenze di mercato, ho bisogno che mi diate delle dritte.</div>
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Nel malaugurato caso in cui non riuscissi, nel medio periodo, a cavarmela con un secchio di mattoncini rosa e un altro paio di signorine in confezione mini, chiedo a voi genitori esperti di Lego:</div>
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<b>Come si tengono in ordine le costruzioni in kit?</b></div>
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Si inchiodano con l'attack come se fossero gli esercizi di modellismo che in realtà sono e poi ci si gioca come se fossero i giocattoli raffigurati sulla confezione?</div>
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<a href="http://theorganisedhousewife.com.au/wp-content/uploads/2013/04/Lego-Storage-Ideas-34-600x450.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://theorganisedhousewife.com.au/wp-content/uploads/2013/04/Lego-Storage-Ideas-34-600x450.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: xx-small;">(fighissimo questo, devo assolutamente proporlo al nonno da realizzare!)</span></div>
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Si smontano a fine gioco e si reinseriscono nella confezione rigorosamente accoppiati con il libretto delle istruzioni, sperando che un giorno le creature diventino autonome nell'assemblaggio?</div>
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<a href="http://theorganisedhousewife.com.au/wp-content/uploads/2012/10/Lego-Organising-and-Storage-7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://theorganisedhousewife.com.au/wp-content/uploads/2012/10/Lego-Organising-and-Storage-7.jpg" width="320" /></a></div>
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Si smontano a fine gioco e si buttano a casaccio nel cesto dei mattoncini, sperando che le creature utilizzino i pezzi per costruzioni libere e creative, conservando da una parte i libretti delle istruzioni, metticaso che un giorno vogliano riprovare e che l'attacco di nervi non colga nessuno già nella fase della ricerca dei pezzi nel cesto?</div>
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<a href="http://theorganisedhousewife.com.au/wp-content/uploads/2013/04/Lego-Storage-Ideas-26-600x800.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://theorganisedhousewife.com.au/wp-content/uploads/2013/04/Lego-Storage-Ideas-26-600x800.jpg" width="240" /></a></div>
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O si buttano nel cesto dei Lego montati, sperando che durino e incrociando le dita?</div>
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<br /></div>
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(scappo, che la Pulce vuole che le pettini il cagnolino da un centimetro e mezzo prima che il negozio chiuda...)</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-88155234634608929492013-04-11T22:14:00.000+02:002013-04-11T22:14:00.589+02:00Famigliola's Got TalentSe c'è una categoria di persone che detesto fin da quando io stessa ero bambina, questa è la nutritissima schiera di bambine che si atteggiano a giovani star. Quelle, per intenderci, che sentono fortissimo il bisogno di farti sapere quanto sono brave a dire la poesia, a recitare la particina, a cantare la canzoncina e a ballare la coreografia.<br />
<br />
Lungi da me, quindi, ogni benchè vaga aspirazione a piazzare un qualunque mio figlio su un qualunque palco anche virtuale. Non mi opporrei se volessero piazzarcisi da soli ma finora, avendo dato loro la possibilità di scegliere, non hanno ancora espresso alcun desiderio in merito e io gliene sono veramente grata.<br />
<br />
Devo però ammettere che, da inguaribile stonata qual sono, mi ha terribilmente commossa notare che la Pulce non è solo discretamente intonata, ma ha anche una bella passione per la musica.<br />
<br />
Ho detto "passione", non ancora "gusto", dato che continua a fallire ogni tentativo di portarla fuori dal genere delle "canzoni di principesse disney e fatine winx": niente al cubo.<br />
<br />
E insomma... quando era più piccina mi illudevo di aver messo al mondo la prossima Lady Gaga...<br />
<br />
E invece mi sa che mi son messa in casa un inquietante incrocio tra Selena Gomez e Phoebe di Friends.<br />
<br />
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzSyOsgH2XPs9BUbrJfq8eKiGpCLHx6Qe7Q-JhZk-Laod2poFemLP2g0_nFo92j2VZecESXhmAqovRAiXmvXw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-27744957792945359712013-04-10T19:07:00.002+02:002013-04-10T19:07:47.703+02:00Misurando<br />
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Già da molti mesi il Pituffo si aggira per casa bloccando un metro avvolgibile ed applicandolo qui e là per la casa, tanto per rendersi conto se veramente l'apertura alare di questo o quest'altro uccello sia tale da impedirgli di entrare da una nostra finestra, ammesso e non concesso che possa sopravvivere in Pianura Padana quel tanto che basta per provare ad infilarsi proprio nel nostro salotto.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
E poi ti piazza quelle domande a bruciapelo, del tipo "ma perchè se 10cm è diverso da 100cm e invece 0,1m è uguale a 0,10m?"</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Che una vorrebbe anche venire incontro alle sue più che legittime curiosità, però a un bel momento viene anche spontaneo fargli notare che se per adesso lui si concentrasse sulla memorizzazione delle tabelline questo gli renderebbe molto più semplice, l'anno prossimo, affrontare le equivalenze e il sistema metrico decimale con il supporto di una professionista del settore che ha studiato il metodo giusto per farglielo capire con un'unica semplice lezione. Ma vabè.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
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<a href="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQXJd4QvTl3EDo787T8MgRPW3QYTYbDmUszZe4eu1JLNb-k13GhOw" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQXJd4QvTl3EDo787T8MgRPW3QYTYbDmUszZe4eu1JLNb-k13GhOw" /></a></div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Intanto stamattina eravamo di nuovo in ritardo per la campanella, e questa volta era solo ed esclusivamente colpa mia, che non ho più il fisico per affrontare una serata di Pizza&Pettegolezzi con le colleghe mamme e poi alzarmi all'ora giusta per mandare i figli a scuola. Oltretutto il traffico era particolarmente selvaggio, o forse ero solo io che avevo i riflessi più lenti. Ulteriormente rallentati dal silenzio innaturale dell'abitacolo, abitato per l'appunto da un Pituffo pensieroso dopo che avevo fatto il clamoroso errore di augurargli una schiacciante vittoria di squadra alla gara di lettura cui la sua classe parteciperà stamattina in biblioteca.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
E cosi', mentre mi sbriglio dalla rotonda e mi affretto ad infilarmi nel controvialetto che porta a scuola, vengo apostrofata all'improvviso:</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
A CHE VELOCITA' STAI ANDANDO?!</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Ohibò. Non mi sembrava di aver fatto chissà che scatto o di aver preso troppo allegramente la curva... guardo il tachimetro. Vado a cinquanta all'ora, Pitu.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Stai andando come un ippopotamo.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Beh, amore... è il limite massimo di velocità che il codice della strada impone nel centro abitato... poi lo sai, che da questo punto in poi non c'è il marciapiede e possono passare dei bimbi che vanno a scuola... anche se siamo in ritardo dobbiamo pensare anche alla sicurezza nostra e altrui...</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
Ma guarda che cinquanta all'ora non è lento, per un animale pesante come l'ippopotamo.</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
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<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial; font-size: small;">
(poi dicono la jungla urbana. Potrebbero dire anche la savana, ma magari questa cosa al Pituffo gliela segnalo quando si iscrive a zoologia)</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-3125645881396566712013-03-15T21:51:00.002+01:002013-03-15T21:51:47.148+01:00Minuscoli indiziIl Pituffo, si sa da quando è piccolo, ha una grandissima passione per gli animali. Da quando sa leggere, poi, questa grandissima passione si è trasformata in un inquietantissimo elenco di nozioni sui medesimi: dal nome in latino all'ambiente dove vive, dalle prede ai predatori alle tecniche di caccia e di accudimento della prole, ed un logorroico susseguirsi di eccetera.<br />
<br />
<br />
Si, perchè l'altra cosa che il Pitu si porta dietro dal giorno che ha iniziato a lallare è questa logorrea incessante e financo fantasiosa. Provate a immaginare il rapper più prolisso, il comizio del più infervorato dei politici, la predica del più noioso dei prevosti e i consigli della Nonna Franca su qualunque argomento. Mettete tutto insieme, agitate, sintonizzate su "personaggi dei cartoni" o "animali e affini" e ancora manca un po' per avvicinarsi alla parlantina del Pituffo. Che oltretutto pretende attenzione costante e sguardo fisso, e poi ti interroga.<br />
<br />
La cosa più difficile, quando il Pituffo tiene le sue infinite lezioni di zoologia (cioè quasi sempre!), è capire dove finiscono le sue nozioni e dove inizia la fantasia. Potreste eccepirmi che sarebbe sufficiente leggere qualcuno dei libri di animali che gli compro o che si affitta in biblioteca. Ma a che pro, se tanto ho la certezza matematica che me li racconterà.<br />
In realtà, ho deciso di mettere in pratica il consiglio che le compagne di scuola del Pituffo hanno dato alla maestra dopo che per un paio di volte ha ammesso di aver trovato con l'ipad un qualche animale che aveva accusato il Pitu di essersi inventato: quando il Pituffo parla di animali, meglio fidarsi. Della serie, meglio passare per creduloni che per ignoranti.<br />
<br />
Ciò premesso, dopo che gli ho regalato il meraviglioso <a href="http://www.amazon.it/gp/product/8854020206/ref=pd_lpo_k2_dp_sr_2?pf_rd_p=213453087&pf_rd_s=lpo-top-stripe&pf_rd_t=201&pf_rd_i=1426209924&pf_rd_m=A11IL2PNWYJU7H&pf_rd_r=19QQDH1DGC96VQG0MA3B" target="_blank">Angry Birds del NatGeo</a>, ultimamente il tema qui in casa è "uccelli estremamente aggressivi e pericolosi".<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mooseprints.files.wordpress.com/2008/07/crazy-bird.jpg?w=300&h=300" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://mooseprints.files.wordpress.com/2008/07/crazy-bird.jpg?w=300&h=300" width="200" /></a></div>
Sai mamma, il Dubecco è un uccello terribilmente feroce, al punto che in alcuni casi viene definito il brigante del mare.<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">Tipo un pirata?</span><br />
<br />
No, tipo un brigante. Tipo che se lui vede che un gabbiano si è preso un pesce, lui insegue il gabbiano finchè questo, sfinito, molla il pesce. Cosi' lui se lo mangia senza dargli la caccia.<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">Beh, se si stanca meno cosi'...</span><br />
<br />
E poi è pericoloso anche per gli umani, sai?<br />
Ad esempio, alcuni testimoni raccontano che una volta abbia visto un ragazzino con in mano due euro che si stava andando a comprare l'erbazzone...<br />
<br />
<span style="font-size: xx-small;">(ci riserviamo di verificare se la rete distributiva del signor <a href="http://www.righifood.com/it/prods-133-1.aspx" target="_blank">Righi</a> copra aree frequentate da gabbiani)</span><br />
<br />
... e gli si è avventato sopra in picchiata e col becco gli ha strappato la moneta dalle mani.<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">Wow, e dopo? Con la moneta nel becco è volato dentro al fornaio e l'ha obbligato a vendergli l'erbazzone?</span><br />
<br />
(......gulp!.....) Ma noooooo! E' solo che oltre al feroce istinto predatorio questo uccello ha una vera e propria avversione per gli oggetti metallici!!!<br />
<br />
AAAAHHHHH!!!!<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-30349178669006186902013-03-09T23:07:00.002+01:002013-03-09T23:11:55.670+01:00Decluttering ad ostacoliTre su quattro componenti della mia famiglia vivono con una certa ansia l'esistenza del bidone dell'immondizia.<br />
Si va dalla vera e propria ansia-da-separazione-da-alcunchè della Pulce, al collezionismo estremo (compresi i foglietti illsutrativi) del Pituffo, al marito che ispeziona l'immondizia prima di buttarla, e nasconde tutto ciò che secondo lui è meritevole di essere conservato.<br />
<br />
E poi ci sono io che continuo a minacciare di sbattere mezza casa nel sacco nero, e forse è questo il motivo per cui i figli non mi lasciano MAI sola in casa, provocandomi uno stato mentale che alterna tra l'esaurimento nervoso da casino estremo e la voglia di candidarmi per una puntata di Sepolti in Casa.<br />
<br />
L'altra mattina il buongiorno me l'ha dato il milionesimo disegno del Pituffo abbandonato sul parquet.<br />
<br />
In preda ad un attacco di dematerializzazione 2.0, mi affretto a fotografare l'opera, pinnarla su Pinterest e farla sparire prima che il Pituffo, che senz'altro non ricorda di averla tracciata, la veda e decida di non poterne MAI più fare a meno.<br />
<br />
Ma ahimè, sulla via per il bidone della carta incrocio il marito che mi guarda con sospetto.
Lo anticipo: guarda che l'ho già fotografato e pinnato, adesso lo appallottolo tenendo rigorosamente la parte disegnata all'interno, tu bada bene di non farne parola col Pituffo che seno' viene su un dramma.
<br />
<br />
<br />
<br />
ECCO, PENSA SE AVESSE FATTO COSI' LA MAMMA DI PICASSO.
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-86724591502665827932013-02-02T11:09:00.000+01:002013-02-02T11:09:41.483+01:00E comunque è colpa della colf che nasconde tuttoSiamo al Consultorio.<div>
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Ostetrica: Buongiorno, mi dà subito la lettera con cui è stata invitata a fare il pap-test?</div>
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Laura: Ops, c'era scritto che dovevo portarla? Mi spiace, non ci ho fatto caso, tra l'altro l'ho anche persa, caragrazia che mi ero messa l'appuntamento sul telefonino.... anzi, caragrazia che ci ho messo ben due promemoria, perchè mi stavo anche scordando di venire...</div>
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O: vabè, fa niente. Mi dice la data delle sue ultime mestruazioni?</div>
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L: Oddio, non mi ricordo, menomale che le salvo tutte sul telefonino, comunque è stato un casino di tempo fa, sa temo di avere tutti i sintomi della pre-menopausa... mannaggia alla borsa enorme, dove cacchio è il telefonino non lo trovo... ah eccolo, dunque, cerca, iperiod, summary... ecco qui: venti novembre.</div>
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O: Hem... ma lei è un po' giovane... sicura che sia la menopausa? Ha parlato con un medico? Ha fatto un test di gravidanza?</div>
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L: La prima volta, un anno fa, l'ho fatto. Ma la probabilità era scarsissima, sa mi sono fatta chiudere le tube... e poi l'amenorrea ci sta con la gravidanza, ma le vampate, le caviglie gonfie, gli sbalzi d'umore, l'aumento di peso intorno alla panz... ok quello ci sta anche con la gravidanza, ma temo che sia lo stesso la menopausa.</div>
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O: E comunque, essendo lei ancora cosi' giovane, se ne parlasse con un medico potrebbe prendersi una pillolina, qualcosa che le garantisse ancora qualche anno di ciclo mestruale....</div>
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L: Guardi. Io ho scelto di farmi chiudere le tube perchè continuavo a scordarmi di prendere la pillola. E sinceramente l'amenorrea è la parte della menopausa che preferisco: finalmente smetterò di dimenticarmi di comprare gli assorbenti, ed anche di mettere in borsa la coppetta mestruale che ho comprato per smettere di preoccuparmi che dimentico di comprare gli assorbenti. Poi ho comprato anche una seconda coppetta mestruale da tenere in borsa per non dimenticarmela mai, ma siccome cambio spesso borsa poi finisce che mi arrivano a casa e devo girare un'ora a svuotare borse perchè non trovo nessuna delle due coppette... insomma, forse Madre Natura mi ha mandato la menopausa in anticipo perchè ha capito che non ce la posso fare....</div>
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O: Vabè, facciamo 'sto pap-test. Si accomodi. Ora inserirò il coso, farò piano...</div>
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L: si si vada tranquilla, l'ho già fatto e so che non è niente di che....</div>
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O: Scusi sa. Sto ravanando un po' più del dovuto perchè non riesco a trovare il suo collo dell'utero.</div>
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L: OHMAMMA NON MI DICA CHE MI SONO SMARRITA PURE QUELLO.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-8906189522531477842013-01-19T14:55:00.000+01:002013-01-20T10:00:27.029+01:00Alla ricerca del regalo perfetto /2: the pink factorAvendo il compleanno in questa data sfortunatissima troppo vicina al Natale e troppo lontana dal primo giorno utile per festeggiare con gli amici, la Pulce ha vinto, già dall'anno scorso, il diritto di andarsi a comprare da sola il regalo. L'anno scorso è stato facilissimo: eravamo a Londra, le abbiamo messo a disposizione tutto Hamley's e lei ha scelto in trenta secondi esatti. Una bambola "effetto bebè" che si è rivelata leggerissimamente difettosa e che ci è stata sostituita l'indomani, senza domanda alcuna.<br />
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Quest'anno, con una bambina più grande, con alle spalle un anno di bombardamento pubblicitario e davanti ad un negozio fornito esclusivamente di giocattoli "as seen on TV", contavamo di cavarcela ancora più semplicemente.</div>
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Invece la Pulce ha analizzato il negozio fino all'ultimo dettaglio, ha riso con suo fratello al pensiero di portarsi a casa una testa mozzata di Barbie da pettinare, ha detto che le Princy Bambine potevano piacerle, e che se volevamo avrebbe portato a casa anche una Barbie con tutta la sua macchina... ma che in realtà quello che lei desiderava veramente per il suo compleanno era una radio delle principesse con cui far suonare la musica delle principesse. Appuriamo con qualche domanda di approfondimento che ciò che la Pulce ha in mente è un lettore di CD per bambini, con cui fare il lavoro che noi genitori al nostro tempo abbiamo fatto col mangiadischi. </div>
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Diciamo alla Pulce che ci sembra un'ottima idea e andiamo a cercarlo.</div>
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Nel reparto Principesse scopriamo che è previsto il make-up vero e il cellulare finto, ma nulla che abbia in qualche modo a che vedere con l'ascolto della musica.</div>
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Nel reparto Strumenti Musicali ci accorgiamo che la fascia Principesse non comprende strumenti musicali nè riproduttori ma esclusivamente un microfono, con o senza asta. Immaginiamo che le Principesse lo impugnino e cantino al suono della musica che parte magicamente in sottofondo.</div>
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Un lettore CD ci sarebbe stato, ma è momentaneamente esaurito. In fondo, Natale è passato da 4 giorni.</div>
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Poco male, diciamo alla Pulce. Andiamo al Centro Commerciale e là, nel mega negozio di elettrodomestici, troveremo senz'altro un lettore di CD per te, magari anche rosa come piace alle ragazzine leziose.</div>
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<a href="http://www.imaginarium.it/photo/lettore-cd-2-microfoni_57652_3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.imaginarium.it/photo/lettore-cd-2-microfoni_57652_3.jpg" width="200" /></a>La commessa del negozio degli elettrodomestici, coinvolta nella nostra ricerca, ci informa che le moderne ragazzine leziose scelgono il lettore di mp3, che è disponibile in sette diversi toni di rosa. Il radione portatile col lettore di CD c'è solo in tre esemplari, financo bruttissimi. La Pulce ha (durata delle pile permettendo) libero accesso a un ipod touch, benchè di prima generazione, e sospettiamo che un lettore mp3 "solo da musica" non le sembrerebbe un gran regalo.<br />
<br />
Allora andiamo a vedere dal Giocattolaio Preferito, che quest'anno ahimè è stato pochissimo gettonato. Li' il nostro oggetto del desiderio c'è, in ben tre modelli diversi. La Pulce li guarda tutti, si accerta di poter veramente schiacciare tutti i tasti, ci pensa un po' ed annuncia:<br />
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Voglio questo. Ma rosa.<br />
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<a href="http://ecx.images-amazon.com/images/I/51NGCBaPwcL._SL500_AA300_.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://ecx.images-amazon.com/images/I/51NGCBaPwcL._SL500_AA300_.jpg" width="200" /></a>Le spieghiamo che la musica è sempre la stessa, che questo bianco e verde c'è subito e quello rosa dobbiamo ancora iniziare a cercarlo, che insistere per il rosa significa non avere il regalo per il vero giorno del compleanno ma dover aspettare (sperando) fino alla festa con le amiche... ma non c'è verso. Deve essere rosa.<br />
<br />
Appurato che ci concede del tempo per cercarlo, andiamo su Amazon, dove in effetti l'oggetto dei desideri della pulce è citato, ma non disponibile.<br />
<br />
Iniziamo a girare freneticamente per la rete. <br />
Ne troviamo uno arancione sul catalogo online del Toys, sibillinamente indicato come "versione boy".<br />
<br />
Decido che per la regola di base del mercato del giocattolo genderizzato, ad ogni versione boy deve corrispondere una versione girl. E che il catalogo online di una catena di negozi fisici deve in qualche modo trovare una corrispondenza in almeno un punto vendita della catena. Ovviamente non quello sotto casa nostra, da cui la ricerca era partita.<br />
<br />
Nel frattempo mia madre ci annuncia che vuole tornare a casa sua prima del tempo. Reprimo le urla di gioia, la accompagno a casa in men che non si dica e, senza dire niente a nessuno, sulla via del ritorno mi infilo al Toys più vicino a casa sua.<br />
<br />
E lo trovo.<br />
<br />
Nel frattempo la Pulce va fantasticando sulla sua festa e del modo in cui imporrà agli amici di ballare al ritmo della musica della sua Radio delle Principesse.<br />
<br />
Cerco di non pensare a quanto mi costerà l'animatrice professionista che ho assoldato per fare esattamente questo lavoro, e mi organizzo per fare in modo che il lettore CD della Pulce possa essere utilizzato immediatamente dopo l'apertura.<br />
<br />
Apro la confezione con ogni delicatezza, svito la vite del vano pile, inserisco le medesime, tolgo il CD finto, inserisco quello vero, schiaccio play...<br />
<br />
Non va.</div>
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Mando il papà al Toys ad informarsi per una sostituzione. E' possibile anche presso il punto vendita sottocasa, ma il prodotto non è disponibile. Possono darci un buono acquisto di pari valore.<br />
<br />
Il papà torna a casa e spiega il problema alla Pulce, la quale dichiara di non desiderare altro che quella radio. Le spieghiamo che ci sarà da aspettare e lei, sospirando, aspetta.<br />
<br />
A quel punto torniamo da Toys e manifestiamo la nostra volontà di avere il prodotto sostituito con uno funzionante.<br />
Ci dicono che questo sarà possibile solo QUANDO E SE il prodotto arriverà nel loro negozio, tenendo conto che non hanno in mente di ordinarlo.<br />
Visto che Natale è passato.<br />
Nel frattempo non prendono in carico il nostro reso.<br />
Ovvero, se per caso al ventinovesimo giorno non dovessimo trovarlo, dovremmo rassegnarci ad accettare il buono acquisto.<br />
<br />
Peccato che non abbiamo più nessuna voglia di fare acquisti presso quella catena.<br />
<br />
Per il prossimo compleanno ci toccherà regalarle un tablet e insegnarle a fare shopping online...<br />
<br />
Un tablet rosa, ça va sans dire.</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-53778217527891794292013-01-15T21:18:00.000+01:002013-01-15T21:18:55.538+01:00I giovani di domaniQuando io andavo alle elementari, la mia mamma si lamentava ad alta voce che ai tempi suoi era tutto diverso e migliore, mentre adesso la matematica si chiamava insiemistica, al posto dei temi ci facevano fare i "testi ad argomento libero" e soprattutto, orrore degli orrori, le maestre ci facevano scrivere con la matita sui fogli da disegno anzichè farci fare le cose in brutta copia e poi prenderci a bacchettate se copiando in bella uscivamo dalle righe o facevamo colare la china dal pennino.<br />
<br />
Ora che la mamma sono io, pur sconvolta dal riscontrare che a mio figlio sono richieste le pagine di corsivo e cornicette che ai miei tempi erano ampiamente state definite obsolete, faccio tesoro dell'esperienza con la mia mamma e mi guardo bene dal giudicare o commentare le scelte didattiche delle maestre. Tantopiù che il loro metodo sembra star dando ottimi frutti, e quindi chissenefrega se hanno un sistema di geroglifici per scrivere i compiti sul diario, se utilizzano una cartella della tombola per fare operazioni che in colonna e col riporto verrebbero in metà tempo, e se danno ai bambini quintali di problemi diversi (una volta con le mele, una volta con le pere) che si risolvono tutti con la stessa operazione, e rispetto ai quali la parte più difficile è scrivere, in buon italiano e possibilmente anche in un corsivo decente "ora nel cesto ci sono 47 mele".<br />
<br />
Ciò detto, passiamo l'intero pomeriggio di sabato a litigare col Pituffo per convincerlo appunto a finire di incollare le striscioline coi quesiti sulla frutta nel cesto, risolverli con un rapido calcolo, scriverne per esteso la soluzione, il tutto in tempo per godersi un pezzettino di weekend.<br />
<br />
Poi finalmente ce ne andiamo a fare una passeggiata, e incrociamo proprio la maestra di matematica.<br />
<br />
La salutiamo, ci scambiamo una chiacchiera perchè è simpaticissima e ci abbiamo un paio di argomenti in comune (oltre al Pituffo e alle sue abilità logico-matematiche), e nel salutarci lei dice:<br />
"Ciao Pituffo, le hai già fatte le situazioni che vi ho dato di compito?"<br />
Lui sbuffa un "si" che svela per intero il suo entusiasmo per l'attività, lei gli dice bravo e poi proseguiamo ognuno nella sua direzione.<br />
<br />
Io mantengo il mio contegno per esattamente cinque passi e poi ridacchiando chiedo al Pituffo se veramente loro chiamino "situazioni" i problemini di matematica.<br />
Lui mi dice certo, e mi fa notare che solo io e la nonna insistiamo a chiamarli problemini.<br />
Ovviamente, con il tono che hanno quei figli che poi, quando sono soli con gli amici, parlano di te e di tuo marito definendovi "i matusa" (sempre che questo termine non sia a sua volta diventato obsoleto).<br />
<br />
Memore del fastidio che mi procuravano i commenti di mia madre sull'insiemistica e sul testo libero me ne sto zitta.<br />
<br />
Però penso che tra qualche anno, quando gli sarà scoppiata l'adolescenza, sarà alta la probabilità che mio figlio, anzichè dire "ho un problema" dirà "<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Sorrentino" target="_blank">sono in una situazione</a>".<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://sunsetentertainmentnews.com/wp-content/uploads/2011/02/mike-sorrentino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="193" src="http://sunsetentertainmentnews.com/wp-content/uploads/2011/02/mike-sorrentino.jpg" width="200" /></a></div>
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<br />
<br />
Io ve lo anticipo: non sono pronta. E non garantisco che lo sarò tra cinque o dieci anni.<br />
<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-25804391196467206552013-01-04T22:25:00.000+01:002013-01-04T22:25:18.706+01:00Alla ricerca del regalo di compleanno /1: caccia all'errore.Pur non avendo ricevuto nessuno stimolo in quella direzione a casa sua, dove il monopolio dei media è ancora detenuto dal Pituffo e dai suoi mostri col vocione a 78 giri, la Pulce è diventata una grandissima appassionata di principesse. Dalle generiche damine in abito lungo e rosa, alle <a href="http://www.ibs.it/code/9788860797896/roncaglia-silvia-not-sara/principesse-favolose.html" target="_blank">Favolose</a>, e naturalmente le Disney.<br />
<br />
E cosi' pensavamo di poter tirare un sospiro di sollievo, dopo che il quattrenne precedente tendeva a chiederci regali reperibili esclusivamente nei negozi specializzati per collezionisti miliardari. O almeno cosi' sembrava. Perchè la Pulce sta attraversando una fase strana, in cui inizia a stufarsi di giocare a mamma coi bambolotti, ma non è ancora pronta per giocare alle ragazze con le bambole a forma di ragazza. E la sua mamma non è disposta a comprarle parrucche dai capelli troppo lunghi e pantofole dai tacchi troppo alti, per sorvolare sul pre-make-up, che già faccio fatica a convincerla a lavarsi i denti figuriamoci se dovessi anche farla struccare a quattro anni.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Che la nostra fase non fosse un caso isolato ma bensì una specifica fascia di mercato non ancora sfruttata dal business Disney l'ho capito quando ho visto apparire le Principesse Bambine.<br />
<br />
Abbastanza ovvia l'idea di andare, riciclando i soliti personaggi, a minacciare le quote di mercato dei vari Ciccibelli. Le cose che non mi tornano, sono:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSxIOXtwLGSBGpWe8Lx2s_pgWz0kWb8wZafCXQ_ePy1tErxNx-S&t=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
1) Vero che "brutti in culla, belli in piazza", ma siamo sicuri che non si potessero fare delle bambole un po' più belline?<br />
<a href="http://img1.targetimg1.com/wcsstore/TargetSAS//img/p/14/04/14047640_120619223000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="200" src="http://img1.targetimg1.com/wcsstore/TargetSAS//img/p/14/04/14047640_120619223000.jpg" width="200" /></a><br />
<br />
<br />
<br />
2) Possibile che le Principesse, che come tali dedicano l'intera loro giornata (e visto che le prendiamo dalla nascita, oserei dire l'intera loro vita) a farsi belle per i rispettivi principi, abbiano avuto un solo ed unico vestito dalla nascita alla morte? (esclusa ovviamente quella che è stata vestita di stracci ma da che ha sposato uno ricco si mostra esclusivamente in abito da ballo e finge d'esserci nata dentro)<br />
<br />
<a href="http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSxIOXtwLGSBGpWe8Lx2s_pgWz0kWb8wZafCXQ_ePy1tErxNx-S&t=1" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSxIOXtwLGSBGpWe8Lx2s_pgWz0kWb8wZafCXQ_ePy1tErxNx-S&t=1" /></a><br />
<br />
3) Escludendo la piccola Tiana, che si vede nel film che aveva la mamma sarta che la vestiva da principessa per farla giocare, perchè hanno la corona fin dalla culla anche quelle che hanno acquisito il titolo per matrimonio?<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i.ebayimg.com/t/My-First-Disney-Princess-Baby-Belle-Doll-/00/s/NTAwWDMzNA==/$(KGrHqJ,!pwFB,gjQhT)BQeVroUP-Q~~60_12.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://i.ebayimg.com/t/My-First-Disney-Princess-Baby-Belle-Doll-/00/s/NTAwWDMzNA==/$(KGrHqJ,!pwFB,gjQhT)BQeVroUP-Q~~60_12.JPG" width="133" /></a></div>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
4) Considerando che Walt Disney è un marchio globale, ma che i diritti delle bambine non sono ugualmente tutelati in tutto il Globo, questa bambola è da considerare un errore nella cronologia della storia, o la rappresentazione di qualcosa che non dovrebbe succedere ma che in certi posti del mondo succede?<br />
<a href="http://26.media.tumblr.com/tumblr_lzmomnRMDs1r2l1rao1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="200" src="http://26.media.tumblr.com/tumblr_lzmomnRMDs1r2l1rao1_500.jpg" width="200" /></a><br />
<br />
Ma soprattutto (5): non dovrebbe il senso di fedeltà a questi personaggi che ci spinge ad acquistarne la bambola prequel presupporre un minimo di conoscenza delle storie delle medesime tale da impedirci di comprare oggetti contenenti grossolani errori?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.nothingbutprincesses.com/catalog/media/catalog/product/cache/3/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/d/i/disney_tollytots_my_first_princess_ariel_doll_nbp_-_nothing_but_princesses.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.nothingbutprincesses.com/catalog/media/catalog/product/cache/3/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/d/i/disney_tollytots_my_first_princess_ariel_doll_nbp_-_nothing_but_princesses.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-55015657475783116802012-12-30T23:35:00.000+01:002012-12-30T23:35:24.797+01:00E finalmente...... la Pulce ha VERAMENTE quattro anni.<br />
<br />
Cioè veramente-veramente-quattro, e non i tre-e-mezzo, tre-e-tre-quarti, quasi-quattro, quattro-a-dicembre che fin da settembre le provocano quegli indicibili attacchi di rabbia che mi hanno fatto decidere che tutto sommato era meglio reggerle il gioco e mentire spudoratamente, visto che addirittura drizzava le orecchie per controllare che dopo "quattro" io non sussurrassi quell'"a-dicembre" che tanto le dava fastidio.<br />
<br />
Comunque, alla faccia dei Maya, il Gran Giorno è arrivato, e questo è stato in assoluto il regalo più bello. E' andata avanti a cantare Happy Burger* to you finchè non è crollata addormentata ben dopo la mezzanotte, ed ha ricominciato a canticchiare stamattina appena suo fratello l'ha svegliata al grido di "hey è il tuo compleanno!"<br />
<br />
Che sia diventata VERAMENTE grande, invece, non c'è dubbio da parecchio tempo. Potremmo raccontarvi dei suoi exploit all'asilo, grazie ai quali si è confermata cocca-delle-maestre (dopo esserlo stata l'anno scorso per la sua silenziosa tranquillità), ma preferiamo terrorizzarvi informandovi del fatto che per il suo compleanno ha chiesto una trousse di trucchi, non prima di essere andata letteralmente in visibilio quando si è accorta che gli ultimi scarponcini che ha comprato, pur essendo piattissimi, hanno la suola che si interrompe simulando un tacco.<br />
Ah, e quando l'abbiamo portata da Toys ed invitata a scegliersi un regalo di compleanno, lei ha analizzato tutte le bambole, ci ha detto quali le piacciono e quali no, e ci ha informati che come regalo però preferirebbe un lettore CD con cui ascoltare in autonomia la sua musica preferita.<br />
<br />
E ciononostante è ancora tanto piccola e carina....<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinNrj3jJ3pSWo3P_o5p82wupYEKtvHkcx9QvywKOE-qBoLsOywdwY35VTiWmGypLflGymC2v4FfttfHP6gbi_q4_KhS3V1JKkK-klN57ZTFWqINKbCvorITJCLnt-vbzrp-pDxDkz-KsUp/s1600/IMG_1236.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinNrj3jJ3pSWo3P_o5p82wupYEKtvHkcx9QvywKOE-qBoLsOywdwY35VTiWmGypLflGymC2v4FfttfHP6gbi_q4_KhS3V1JKkK-klN57ZTFWqINKbCvorITJCLnt-vbzrp-pDxDkz-KsUp/s320/IMG_1236.jpg" width="239" /></a></div>
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<br />
* Si ringraziano le maestre dell'asilo per aver voluto dare questa meravigliosa impronta bilingue alla formazione di mia figlia!Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-34969211842615059682012-12-25T19:00:00.000+01:002012-12-25T19:00:42.096+01:00La donna perfetta non esiste (più).E insomma, alla fine sembra che il Natale sia sopravvissuto alla crisi e noi siamo sopravvissuti al Natale.<br />
<br />
Nel frattempo, ça va sans dire, sono già entrata in pre-panico da festa di compleanno della Pulce, che ha confermato l'assoluta necessità di avere tutte le Principesse e tutte le Winx sulla sua torta di compleanno. Sicchè, mentre cercavo un'ispirazione per la cialda da far stampare, mi sono imbattuta in <a href="http://corinawrites.com/2012/06/26/is-brave-merida-an-official-disney-princess/" target="_blank">questo articolo qui</a>. Alla cui autrice, non avendo in realtà la femminista che è in me apprezzato per niente il film, risponderei "ovvio che Merida sarà una Principessa Disney a tutti gli effetti: non ci vuol niente a rifiutarsi di scegliere un marito tra i peggio buzzurri di Scozia, lascia che arrivi un principe decente e vedrai che anche lei metterà giù l'arco e si fionderà a piastrarsi i riccioli rossi".<br />
<br />
<a href="http://www.disneydreaming.com/wp-content/uploads/2012/06/Brave-Merida-And-Angus-Gift-Set.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.disneydreaming.com/wp-content/uploads/2012/06/Brave-Merida-And-Angus-Gift-Set.jpg" width="200" /></a>Comunque, ligia alla mia filosofia di vita basata sull'accontentarsi di quel che c'è, sono stata piuttosto orgogliona del fatto che la Pulce abbia eletto Merida sua Principessa Preferita e che a due mesi dalla visione del film abbia confermato a Babbo Natale la sua richiesta di averne la bambola, completa dell'amato cavallo (com'è che alle femmine piacciono cosi' tanto i cavalli, btw?).<br />
<br />
Mentre impacchettavo la confezione, però, mi è venuto un dubbio: siamo sicuri che Merida (la bambola) ce la farà a cavalcare, con quel bell'abito da sera verde?<br />
<br />
Il responso è si, il vestito è ampio abbastanza per cavalcare. Peccato che sotto il vestito la povera Merida non abbia assolutamente niente. Non un moderno paio di leggings, non un arcaico paio di mutandoni, ma nemmeno una vaga parvenza di mutanda a fiorelloni incisa direttamente sulla <strike>carne</strike> plastica come la Barbie... Merida monta completamente nuda, come in un pornazzo di infima categoria.<br />
<br />
Vabè, le faremo prestare qualcosa dalla Barbie.<br />
<br />
Che è stata l'altra protagonista dei miei sconvolgimenti natalizi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://csimg.pagineprezzi.it/srv/IT/2906249218031991/T/340x340/C/FFFFFF/url/barbie-x2280.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://csimg.pagineprezzi.it/srv/IT/2906249218031991/T/340x340/C/FFFFFF/url/barbie-x2280.jpg" width="200" /></a></div>
Dovete sapere che per il momento, non essendole ancora scoppiata la passione in fase acuta, la Pulce ne ha solamente alcune, acquistate a un euro al mercatino dell'usato, e che vengono tirate fuori estremamente di rado. E che sono nude o poverissimamente vestite. Ragion per cui, pur in assenza di una specifica richiesta, abbiamo deciso di dare una parvenza di decenza al cesto delle Barbie facendo portare a Babbo Natale una confezione con tre outfit ragionevolmente completi ed intercambiabili.<br />
<br />
Non intendo dilungarmi sul tema "com'è difficile vestire una Barbie non troppo da zoccola" perchè ve lo dico molto sinceramente: una con quel fisico, per quanto mi riguarda, può vestirsi come le pare.<br />
<br />
La cosa che mi ha sconvolta è che i tre vestiti che ho comprato, originalissimi, vanno stretti alle nostre originalissime Barbie. Non in modo drammatico tale da renderli inutilizzabili: giusto quel paio di millimetri che crea, in proporzione, l'effetto "mezza taglia in più" che segnala che è giunta l'ora di pensare seriamente alla dieta.<br />
<br />
Neanche la donna perfetta by definition è sopravvissuta alla cellulite.<br />
<br />
Non c'è speranza per nessuna, bambina mia, ma speravo che tu potessi scoprirlo solo tra una quarantina d'anni....<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-70866826031255124302012-12-02T22:58:00.000+01:002012-12-02T22:58:07.191+01:00E che palle!Se non fossero bastate la crisi economica che si riflette sul buget dei regali, la nonna con la gamba bionica in avvicinamento e la cervicale che non mi molla da un mese, accendo la televisione e chi ci trovo dentro? La prima persona che mi ha fatto scoprire il sentimento dell'antipatia. Proprio perchè già alle elementari se la tirava da precisina perfettina reginetta della festa. E infatti, dicevamo, me la ritrovo trent'anni dopo in TV a condividere la sua idea di Natale Perfettino.<br />
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Per ispirarmi, mi ha ispirata. Come segue.<br />
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1) L'albero di Natale con le decorazioni naturali, autoprodotte, autocucinate, recuperate e riciclate ormai è una moda, e come tale non ha assolutamente niente di alternativo nè di originale.<br />
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2) Fare ogni anno un albero diverso è un'opinione, non una necessità. Dicesi tradizione anche l'eventualità di riallestire esattamente l'oggetto dell'anno precedente, nello stesso punto della casa, alimentando il sogno segreto di metterlo via decorato in modo da non doversi stressare con l'annuale fa-e-disfa.<br />
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3) Far fare ogni anno una decorazione speciale dai bambini e aggiungerla all'albero in modo che tra trent'anni faranno vedere ai loro figli l'albero di Natale che rappresenta la storia di tutti i loro Natali è terribilmente romantico. Per il capitolo Natale 2012 racconteranno di quell'anno incasinato in cui non era stato aggiunto nessun lavoretto, e financo non erano stati appesi nemmeno i lavoretti degli anni precedenti.<br />
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E insomma, posizionato a favore di webcam per fare posto alla poltrona della nonna, ecco il nostro alberino, con solo le classiche pallette Ikea da 4,99 (ma due scatole!) e Piccola Aiutante Decoratrice. I fiocchi di tulle avanzano davvero dall'albero dell'anno scorso.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5BmlrLDbG_5IeqiGhyphenhyphenA9Vv4hbhHXOXJ8Feft1p1ZF_068vqueLha98THo5_2qRbmO33Imi3zKVS9srL-AxhGUDF2lsQWtHd12DMIRdfoo_IQh2nZUPe3g8xVTcl2nHQpGNix_giZSrr0u/s1600/Foto+del+02-12-12+alle+22.02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5BmlrLDbG_5IeqiGhyphenhyphenA9Vv4hbhHXOXJ8Feft1p1ZF_068vqueLha98THo5_2qRbmO33Imi3zKVS9srL-AxhGUDF2lsQWtHd12DMIRdfoo_IQh2nZUPe3g8xVTcl2nHQpGNix_giZSrr0u/s320/Foto+del+02-12-12+alle+22.02.jpg" width="320" /></a></div>
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Il che, poi, è tutta una scusa per augurarvi Buone Feste finchè siamo in tempo... che il mese più complicato dell'anno quest'anno ci è iniziato ahimè con largo anticipo.</div>
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E dire che avevo in mente un regalo speciale da farvi al posto del prossimo Party Mama... vabè recupererò asap. VVTB.</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2854861467841013563.post-19145466550163432832012-11-28T20:14:00.002+01:002012-11-28T20:14:33.003+01:00GnaccologyOggi mi hanno fatto la periodica visita medica per l'idoneità al lavoro.<br />
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A parte che per valutare l'idoneità a fare il lavoro che faccio io servirebbe un team di esperti psichiatri e non la dottoressina del lavoro, ma vabè.<br />
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Facciamo due chiacchiere e poi mi chiede se sto bene.<br />
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Rispondo che in realtà no. Che sono piena di acciacchi, e mi fa male qui e là manco avessi novant'anni, e sono sempre stanca, e ho 'sta cervicale che non mi molla da un mese, e non riesco a dimagrire, e non ho più voglia di andare a correre....<br />
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Ma... sintomi particolari?<br />
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No, niente. Cioè, questi. Il punto è che per come sto io manca lo specialista. Bisognerebbe che alla fine di medicina qualcuno studiasse specificamente le cure per le persone che semplicemente si sentono un po' gnacche. Che se vai dal medico di base ti fa fare le analisi del sangue da cui non si evince mai una mazza.<br />
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La dottoressina ridendo concorda, e poi mi fa mettere sul lettino per la solita visita. Poi mi prova la pressione e nota che è bassa.<br />
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Si, l'ho sempre avuta bassa.<br />
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Si ma tre anni fa avevi centodieci, adesso quasi non fai novantacinque.<br />
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Ah ecco, te l'avevo detto che mi sentivo gnacca.<br />
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Eh ci sfido. Senti, perchè non vai a prenderti un caffè?<br />
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(un vero gnaccologo l'avrebbe percepito dall'alito, che ci avevo già pensato da sola un attimo prima della visita)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15030760258381296514noreply@blogger.com0